“Dalla scorsa consigliatura, sia comunale che provinciale, cerco di porre l’attenzione sulla necessità di ripensare il patrimonio scolastico cittadino e soprattutto quello presente in centro storico. Molte scuole, costruite o trasformate tanti anni fa, sono ormai lontane dagli standards minimi che un edificio scolastico oggi deve avere”. A parlare così, il consigliere comunale di Teramo, Maurizio Verna che propone all’amministrazione la sua idea di scuola.
“Tralasciando le condizioni strutturali studiate nei mesi scorsi sia dal comune di Teramo che dalla Provincia, in quasi tutti gli edifici scolastici ci sono problemi anche sotto gli aspetti della funzionalità, sostenibilità ed accessibilità. Sia il consiglio comunale che provinciale di Teramo si sono espressi con specifici ordini del giorno, circa la necessità di approfondire uno studio congiunto che porti ad un altro patrimonio scolastico migliore di quello attuale. Gli eventi sismici che hanno colpito la nostra città hanno portato anche molti finanziamenti tra cui due riferiti alle scuole Savini e San Giuseppe, oggi attualmente chiuse, per un considerevole importo pari a circa 8,6 milioni di euro, destinati a migliorare gli edifici sotto l’aspetto strutturale.
Da consigliere comunale invece consiglio all’amministrazione comunale di utilizzare questo importante finanziamento nella realizzazione di un nuovo polo scolastico all’interno dell’area del vecchio stadio, verificando innanzitutto la fattibilità tecnico-procedurale, in modo così da realizzare un edificio contemporaneo, resistente sismicamente, funzionale, sostenibile ed accessibile, dove siano costruite una scuola materna, una primaria ed una secondaria.
Il tutto all’interno di un’area strategica per la città e da troppo tempo dimenticata, cercando anche di recuperare parte delle tribune esistenti a supporto delle strutture sportive del polo scolastico. Gli edifici della Savini e della San Giuseppe potrebbero essere coinvolti nella stessa operazione, in parte come edifici pubblici con nuove funzioni ed in parte come contropartita economica per la realizzazione di ulteriori servizi pubblici connessi al nuovo polo scolastico.
Nel frattempo l’amministrazione comunale e quella provinciale inizino a creare un tavolo tra tutti i soggetti interessati per la definizione del restante patrimonio scolastico cittadino, con l’obiettivo di produrre proposte e progetti preliminari necessari ad intercettare ulteriori e sicuri finanziamenti specifici per le scuole”