Infatti, nonostante la grave carenza di personale che da tempo affligge l’istituto di Castrogno, i poliziotti teramani riescono sempre e comunque ad esprimere sempre la loro professionalità, come quella dimostrata qualche giorno fa, quando nel corso di una perquisizione straordinaria sono stati rinvenuti alcuni telefoni cellulari occultati dai detenuti – ne da notizia il segretario locale della UILPA Polizia Pentenziaria – .
I telefoni rinvenuti, continua Francesco Pinnelli, adesso saranno sicuramente oggetto di ulteriori accertamenti da parte della procura della repubblica infatti, da circa un anno, il possesso e l’introduzione di telefoni cellulari in carcere costituisce un reato punito con la reclusione da uno a quattro anni.
Nel contempo non possiamo non auspicarci – chiosa il sindacalista – che l’amministrazione penitenziaria ponga rimedio alla gravissima carenza di personale, non è possibile pensare che con l’utilizzo dello straordinario si possa compensare la mancanza di uomini, in special modo in un carcere a gestione complessa come quello teramano dove convivono detenuti Alta Sicurezza, detenuti comuni e detenuti cd “protetti”.
L’attuale carenza di personale sulla carta sfiora le 50 unità, ma nella realtà ne occorrerebbero quasi il doppio per una corretta gestione dell’istituto e soprattutto per garantire i diritti dei lavoratori, è sempre notizia di questi giorni che ad alcuni poliziotti sarebbero stati revocati giorni di ferie senza alcun preavviso, e la UILPA Polizia Penitenziaria ha già chiesto urgenti chiarimenti al direttore dell’istituto; l’amministrazione penitenziaria, a nessun livello, non può pensare di scaricare le proprie inefficienze sui lavoratori e sui diritti sanciti dalle norme che regolamentano il rapporto di lavoro.