Questa mattina il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha visitato tutte le strutture ricettive che ospitano i cittadini terremotati della città per fare il punto sull’ordinanza in merito alle modalità, alle forme e ai tempi di uscita dalle strutture da parte dei nuclei familiari ad oggi lì alloggiati.
Il primo cittadino ha risposto alle domande degli sfollati e fornito chiarimenti. “Si tratta di una fase delicata – sostiene il sindaco – in cui l’obiettivo dell’amministrazione comunale è di consentire ai cittadini di effettuare una scelta consapevole, entro il prossimo 17 Febbraio”. Per chi percepisce il CAS, la data di scadenza entro cui effettuare la dichiarazione è posticipata di 30 giorni, ovvero a marzo. Coloro che hanno registrato inagibilità con esito ‘E’ e che abbiano partecipato al bando, sono in attesa di ottenere gli alloggi di nuova costruzione messi a disposizione dalla Protezione Civile regionale, destinati ad accogliere circa 80 famiglie dell’intero territorio comunale”.
Con una nota inviata ieri al Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, il sindaco D’Alberto ha fornito una interpretazione estensiva dell’Ordinanza, comunicando le casistiche che insistono nel Comune di Teramo, in ottemperanza alle procedure in atto di consegna degli alloggi nonché in ossequio alle richieste con le quali si evince una attestata impossibilità di alcune famiglie di lasciare immediatamente le strutture ricettive. Nella stessa nota viene comunque indicato come termine ultimo entro cui lasciare le strutture il 30 Aprile, considerato idoneo per consentire alle famiglie di organizzarsi e trovare strutture alternative mediante l’ottenimento del CAS; un tempo, inoltre, che consentirebbe alle stesse strutture ricettive di potersi organizzare in vista della prossima stagione estiva.