La proposta della Provincia, quindi, sulla base delle indicazioni del Tavolo Tecnico, prevede: l’accorpamento dell’istituto comprensivo di Cellino con Castellalto e quello di Cermignano con Teramo 5; l’accorpamento del “Milli” di Teramo con il “Pascal Comi” con presidenza al liceo Milli; il “congelamento” del Convitto Delfico (in considerazione del carattere sociale rivestito dalla scuola) e del Liceo Artistico per il design “Grue” di Castelli in considerazione delle sue peculiarità di scuola rara.
Sulle richieste di nuovi indirizzi sono state accolte quelle del “Peano/Rosa di Nereto “tecnico, grafica e comunicazione”; quella del “Di Poppa” di Teramo per un corso serale sui servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità; quello dell’Istituto “Zoli” di Atri “servizi per la cultura qualifica triennale”; quella dell’Alessandrini di Teramo per il GARA; quella del “Moretti” di Roseto per “chimica, materiali e biotecnologie”.
Nel corpo della delibera è stato aggiunto un passaggio che impegna il presidente, Diego Di Bonaventura, a riunire un tavolo di lavoro sin dal prossimo febbraio per lavorare ad una riorganizzazione complessiva che tenga conto del rapporto fra territori e popolazione scolastica.
Alla conferenza ha partecipato una delegazione di docenti del “Milli” di Teramo che contesta l’accorpamento del Liceo e che prima dell’assemblea è stata ricevuta dal presidente della Provincia: “Le ragioni del Milli sono comprensibili, questa sera abbiamo approvato un Piano che soddisfa l’80% dei territori. Dovevamo prendere una decisione, interrompendo un periodo di non scelte altrimenti la Regione Abruzzo e l’Ufficio scolastico regionale avrebbero deciso per noi. Possiamo fare meglio. Il tavolo tecnico forse ha un deficit di rappresentanza, quindi, tocca a noi sindaci e dirigenti, con un maggiore coinvolgimento delle esigenze del mondo della scuola e dei territori, ricomporre un quadro più equilibrato”.
A chiedere il “congelamento” delle situazioni esistenti, fra gli altri, il sindaco di Bellante e l’assessore comunale di Controguerra nonchè consigliere provinciale, Mauro Scarpantonio. Il vicesindaco di Teramo, Maria Cristina Marroni è intervenuta per sottolineare la peculiare situazione del “Milli” di Teramo, al quale manca una manciata di iscrizioni per raggiungere l’autonomia.
Ultima parola, spetterà all’Ufficio scolastico regionale e alla Regione Abruzzo.
CLICCA E SCARICA IL RIEPILOGO: pianodidimensionamento20.21