Non si placa l’ira della Tercoop per l’assegnazione della gestione dei parcheggi a Teramo alla Easy Help.
“23 o 24 assunti con part time a trenta ore e soprattutto senza garanzie sulla continuità lavorativa negli otto anni di gestione, non cambia il desolante quadro generale dell’appalto – fa sapere il presidente della cooperativa, Leo Iachini – Il personale riassorbito dalla Tercoop continuerà a vivere di stenti, negli ultimi 10 anni per “merito” dell’amministrazione comunale di turno che ha penalizzato la nostra cooperativa sociale con la continua riduzione di stalli, mentre da domani gli stenti saranno formalizzati e legalizzati da regolari contratti di lavoro, nonostante i quasi 200 stalli in più e un guadagno per il Comune più che dimezzato. Un appalto dove i profitti garantiti al gestore diventano platealmente prioritari rispetto al pubblico interesse e al lavoro dignitosamente retribuito”.
E ancora: “Il sottoscritto per un evidente conflitto di interessi sarà il primo e spero unico esubero e il mio modesto, ma prezioso stipendio di 1.200 euro, potrà servire a far salire a 31 le ore settimanali dei part time. Tutto questo se dovesse essere sorprendentemente respinto il nostro ricorso già pronto che nei prossimi giorni l’avvocato Calcagni inoltrerà al Tar Abruzzo, per le numerose e macroscopiche illegittimità riscontrate nelle procedure di gara. L’assessore Verna continua a ripetere come un mantra di aver ripristinato la legalità violata da 10 anni di proroghe, ma la Procura dopo aver concluso l’inchiesta sollecitata da diversi esposti, ha chiesto l’archiviazione: nessuna illegalità e nessun arricchimento indebito. Sulla decennale proroga della gestione del piano a raso di Piazza Dante invece non si potrebbe dire altrettanto, anche se Verna non lo dice e gli esposti per il momento non sono partiti. Per risarcire al gestore la somma di 607mila euro è stata considerata una stima di incasso per stallo di nemmeno due euro al giorno, quando la Tercoop per 15 anni ne aveva incassati cinque, che in dieci anni con 105 stalli corrispondono ad un milione e mezzo di euro. Ma nonostante l’evidente trattamento di favore, l’amministrazione sta trattando con il gestore anche la buona uscita per gli incassi degli ultimi due anni penalizzati dalle restrizioni anti pandemia”.
Iachini prosegue sostenendo che “si danno lezioni di legalità, ma poi si concede il diritto di prelazione e l’appalto ad una società segnalata all’Anac per gravi inadempienze contrattuali, che in caso di condanna nel contenzioso in corso non potrebbe gestire un pubblico servizio. Riconfermare nel delicato ruolo di dirigente comunale il principale responsabile del disordine amministrativo degli ultimi 10 anni nella gestione delle strisce blu, sul quale oltre alla nostra querela/denuncia per negati accessi agli atti pende anche una richiesta di processo da parte della Procura per abuso d’ufficio e turbativa d’asta, non sembrerebbe un coerente esempio di tutela della legalità”.