Non ci stanno gli ex amministratori dell’Asp 1 di Teramo e rispondono alla presidente Elisabetta Cantore per le dichiarazioni rilasciate.
Elvezio Zunica, già Presidente, Erminio Di Pietro, ex componente del CDA e dell’Organismo Commissariale e Francesco Recinelli, ex componente del CDA, sottolineano che “abbiamo letto le dichiarazioni della neo Presidente della Asp 1 di Teramo Elisabetta Cantore, nelle quali, esprimendo la propria soddisfazione per le nuove nomine del consiglio di amministrazione, dichiara che nei 3 mesi passati ha avuto la possibilità di ‘studiare nel dettaglio le strutture ed i conti dell’Azienda, constatando innumerevoli manchevolezze ed una gestione fallimentare dal punto di vista finanziario, amministrativo e strutturale’ e di aver verificato ‘il quadro rovinoso lasciato dalle vecchie amministrazioni”.
“La prima contraddizione che leggiamo in queste sue affermazioni è nell’articolo 14 comma 3 della Legge Regionale del 2011 sul riordino delle Asp che attribuisce al Direttore “la responsabilità dell’intera gestione tecnica, finanziaria e amministrativa dell’Azienda”, proprio lo stesso Direttore che Lei elogia e porta a modello nella gestione della crisi sanitaria. Questo inciso, ovviamente, non per scaricare la grave situazione economica e finanziaria che ha l’ente sulla Direttrice da noi scelta come Facente Funzione anche per far risparmiare risorse economiche all’Azienda, ma per porre alla Sua attenzione l’evidenza delle sue dichiarazioni, diciamo così “frettolose”. Siamo fieri della scelta fatta sulla Dottoressa Di Domenico perché si è sempre dimostrata preparata, attenta e soprattutto ha sempre messo l’amore per la struttura al primo posto del suo agire lavorativo. Ci dica Presidente Cantore quali sono le innumerevoli manchevolezze che ha trovato e su quali basi dichiara che la drammatica situazione debitoria dell’Ente derivi dalla gestione delle vecchie amministrazioni e non invece da altre cause che vengono da lontano. Come avrà potuto verificare, nel 2019 l’Azienda si è dotata di un check-up aziendale che dimostra, numeri alla mano, come i ricavi derivanti dalle rette non siano sufficienti a coprire i costi, nonostante in molte strutture siano in essere appalti con tariffe orarie per i servizi ferme a svariati anni fa.
I problemi economici della ASP 1 di Teramo, infatti, nascono da diverse cause: le tariffe per la RP normate dalla Regione Abruzzo sono ferme dal 2002 a 70€/giorno di cui 35 a carico dell’ospite e 35 a carico della Regione (nelle Marche siamo a 84, in Emilia sopra i 100) ed in questi anni nemmeno l’adeguamento ISTAT è stato riconosciuto; grazie al commissariamento della sanità sono anni che la ASP subisce ogni anno una decurtazione del 5% del budget della quota regionale di cui sopra; la Legge Regionale del 2011 prevede l’autosufficienza dell’Azienda, sono due le cose però: o si adeguano le tariffe o si deve prevedere un fondo di finanziamento (la asl ad esempio attinge al fondo sanitario nazionale per il servizio e a quello dell’edilizia per i fabbricati, le univeristà hanno il fondo di finanziamento ordinario, e così via, la Asp che, come gli altri fornisce un servizio pubblico, invece si deve autosostenere con tariffe normate e ferme al 2002 e con minutaggi di assistenza, di infermieristica, ecc, anch’essi definiti dalla Regione); con la creazione della ASP oltre ai beni delle ex ipab sono confluiti anche i debiti di queste ultime, oggi la Asp ancora paga i debiti risalenti agli anni 2000”.
E ancora: “A nostro avviso, oltre ad un intervento significativo della Regione, c’è un’unica strada per fermare l’emorragia finanziaria creatasi e provare a dare un futuro alla Asp: la messa a regime dei famosi 100 Posti letto in RP (60 a Teramo, 40 a Nereto) sui quali abbiamo lavorato incessantemente. Prima, infatti, è stata ottenuta l’autorizzazione dalla precedente Giunta Regionale e poi ci siamo adoperati, grazie alla dismissione di una parte del patrimonio e grazie alla stipula di un mutuo con Banca Prossima, per la realizzazione degli stessi. Ora sta al nuovo CDA proseguire su questa linea visto che di questi 100 posti letto 51 sono già pronti (10 hanno già completato tutto l’iter autorizzativo di Asl e Comune ed è stata già inviata alla Regione richiesta per budget) ed i restanti già deliberati per i quali bisogna solo avviare le procedure di gara. Con questi posti letto la ASP potrà non solo dare risposte concrete al crescente fabbisogno del nostro territorio, ma potrà anche tamponare l’emorragia finanziaria. Lo stesso Assessore Fioretti, da cui è originata la Sua nomina a Presidente, in diverse assemblee pubbliche, di cui l’ultima a fine gennaio alla presenza dei Sindacati, Sindaci e rappresentanti degli Enti confluiti nella Asp, ha elogiato l’operato del CDA uscente dichiarando che evidentemente più di questo non si poteva fare e che ci sarebbero voluti interventi strutturali da parte della Regione Abruzzo. Per la passione, la dedizione e l’impegno che abbiamo profuso in questi anni, ci auguriamo con tutto il cuore che la Regione possa intervenire per risollevare la situazione economica”.