L’onorevole Valentina Corneli, del Movimento 5 Stelle, ha visitato nella giornata di ieri i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. In un comunicato ha riportato la sua esperienza, lanciando anche un appello ai rappresentanti politici.
“Spesso il Laboratorio è finito nell’occhio del ciclone per questioni legate alla sicurezza delle contigue falde acquifere, che approvvigionano circa 700 mila abruzzesi. Durante la visita, condotta con la massima obiettività, ho potuto raccogliere le testimonianze di tecnici – e in particolare del disponibilissimo dott. D’Eusanio – i quali hanno innanzitutto specificato come la maggioranza delle falde a rischio ricada sotto l’incidenza delle gallerie autostradali del Traforo, anche se appare chiaro che la portata di un potenziale incidente nei Laboratori avrebbe conseguenze ben più gravi. Mi è stata comunque assicurata una costante attenzione al fine di garantire i più alti standard di sicurezza. È certo che una struttura del genere non doveva trovarsi in quel punto specifico, così come l’autostrada non avrebbe dovuto attraversare quelle falde, ma questi sono i peccati originali di una politica che non ha mai ragionato su scelte che si sarebbero ripercosse sulle generazioni future. Le infrastrutture vanno certamente fatte, ma con una visione strategica che ancora oggi è solo il MoVimento 5 Stelle a rivendicare”.
Invita poi la Regione e la Prefettura “all’implementazione del controllo e delle misure di sicurezza, ad attivarsi immediatamente, impegnando tutti i soggetti coinvolti a ottemperare agli obblighi previsti. Spero pertanto che, ora che sono stati proclamati, i rappresentanti della maggioranza smettano di litigare per le poltrone e inizino a pensare al bene degli abruzzesi e alla tutela della salute pubblica. In questo senso, voglio ringraziare anche tutti gli attivisti delle organizzazioni ambientaliste, ai quali va il merito di mantenere alta l’attenzione sul tema. Ringrazio infine il prof. Giammarchi, amico e fisico di fama internazionale, che mi ha condotto nel mondo della sperimentazione. Mi ha mostrato come giovani e brillantissimi ricercatori passino le loro giornate a 1400 metri di profondità osservando i fenomeni fisici più disparati, con esperimenti incredibili che un giorno troveranno applicazione concreta e miglioreranno la vita di tutti noi. Alla luce di questa esperienza, trovo ancora più sconsolanti le affermazioni del Ministro dell’Interno Salvini che, senza alcuna cognizione di causa, si mette a sproloquiare di energia e centrali nucleari, in Italia chiuse più di 30 anni fa dopo un referendum popolare, e oggi non ancora smantellate tanto risulta complesso e delicato il procedimento. Ogni tanto, e lo dico da esponente di maggioranza, un bagno di umiltà farebbe bene a tutti”.