A farlo sapere la direzione in merito alla recente conferenza stampa dei sindacati.
“Altrettanto immotivate ed evidentemente rivolte ad attirare attenzione appaiono le dichiarazioni rilasciate da alcuni funzionari sindacali intervistati che vedrebbero in pericolo la stabilità dei posti di lavoro presso il sito a causa delle acquisizioni effettuate dal Gruppo sul Mercato. IMR è un gruppo solido e che nel corso degli ultimi 10 anni è cresciuto anche grazie alla straordinaria capacità di gestione delle acquisizioni e di rilancio di siti Industriali in crisi. Capacità ampiamente riconosciuta sui tavoli di trattativa anche dagli organi pubblici che più di una volta hanno richiesto alla stessa IMR di intervenire sui dossier più spinosi. Interventi che si sono sempre risolti con esito positivo sia per le aziende che per i lavoratori. Stupisce, quindi, siano proprio le rappresentanze sindacali a dogliarsi della crescita del gruppo”.
E ancora: “I nostri dipendenti del sito di Teramo e loro famiglie, come i dipendenti di tutto il gruppo, possono lavorare tranquilli non vi è alcun pericolo per i loro posti di lavoro e l’azienda non ha intenzione di avviare procedure di mobilità. La diffusione di informazioni come quelle apparse sui giornali, danneggia la società e i lavoratori stessi. E’ alquanto sconcertante apprendere che certe informazioni vengano diffuse da coloro che dovrebbero avere a cuore l’interesse dei lavoratori e dell’azienda. La direzione di IMR evidenzia, altresì, che, contrariamente a quanto affermato nelle su esposte interviste, la società nell’ambito delle operazioni di acquisizione non ha ricevuto alcun finanziamento pubblico”.
Al proposito è intervenuto anche l’assessore regionale Pietro Quaresimale. “Cauto ottimismo sul futuro occupazionale e produttivo della IMR Industriale Sud di Teramo, che si occupa dello stampaggio e del montaggio dei prodotti in plastica nel settore dell’automotive, al termine dell’incontro convocato oggi nella sede della Regione. Richiesta dalle organizzazioni sindacali, alla riunione erano presenti i vertici dell’azienda di Carate Brianza che nel sito produttivo di Teramo occupa oltre 530 lavoratori, i rappresentanti dei lavoratori e le Rsu aziendali.
“Mi sembra che le considerazioni fatte dalla proprietà lascino ben sperare per il futuro. Perché sono state confermate le previsioni dei volumi produttivi fino al 2026 e nel corso del mese di aprile verranno stabilizzati 15 unità produttive attualmente in somministrazione e assorbite altre 15 unità in staff leasing nel rispetto degli accordi sottoscritti con i sindacati stessi nel luglio del 2022. È necessario comunque tener conto che il settore dell’automotive sta vivendo un periodo difficile nella ricerca sui mercati internazionali di componentistica elettronica. Naturalmente – ha aggiunto l’assessore – il tavolo regionale rimarrà aperto per una continua verifica sulla situazione dello stabilimento di Teramo e tornerà a riunirsi nel settembre prossimo”.