Progetto che è già al centro di una delibera di indirizzo che porta in calce la firma del Commissario straordinario e che vede – una volta ultimata la ricostruzione post sisma dell’immobile – la riconversione di questi spazi impattanti per ubicazione e metrature in una Rsa, una residenza sanitaria assistenziale, vocata ad accogliere un’utenza che presenti determinate gravi patologie.
“Questo in risposta alle esigenze che, sul tema, salgono dal territorio e ancora non hanno trovato risposte adeguate. Sulla carta il numero dei posti letto che la struttura sarà in grado di assicurare – fa sapere Roberto Canzio, commissario straordinario ASP1 Teramo – potrà realisticamente oscillare tra le 70 e le 80 unità. Altro aspetto da non sottovalutare è poi anche l’ effetto che questo produrrà in termini di nuovi posti di lavoro, così come sarà anche nel caso di altre progettualità in itinere. Da puntualizzare che si tratta di un intervento che va nella direzione della mission propria dell’Azienda, mirata a servizi socio assistenziali. Ma è anche un intervento, così come individuato nel Piano di rientro a cui si è lavorato fin dall’avvio del commissariamento e a cui si continua a lavorare, che mette dei paletti fermi. L’indirizzo politico ribadito è infatti assolutamente quello di non vendere “pezzi” più o meno nobili del patrimonio immobiliare ma di metterli a rendita, muovendosi coerentemente nella direttrice dei servizi socio assistenziali che attengono all’ attività propria di un’Azienda di servizi alla persona. Che sappia, però, farsi strategicamente sempre più “azienda” in linea con i tempi e le esigenze”.