Assolutamente insospettabile, viene colto in flagrante mentre tornava tranquillamente a casa dopo la solita giornata lavorativa in sella alla sua bicicletta
Una giornata come tante trascorsa a lavorare nell’azienda comunale della cittadina abruzzese, quando alla chiusura del turno, l’uomo di 56 anni, è salito sulla bicicletta per la solita pedalata di dieci minuti utile per tornare a casa. Nulla lasciava presagire agli agenti, che hanno deciso di fermarlo per un semplice controllo, quello che poi avrebbero scoperto una volta chieste le generalità e dopo aver effettuato una sommaria perquisizione.

La lotta al consumo e allo spaccio di droga nel teramano è uno degli obiettivi quotidiani delle forze dell’ordine della zona, da sempre impegnate in un’opera soprattutto di prevenzione e controllo del territorio, finalizzata all’interruzione della rete di piccoli spacciatori che arricchiscono l’offerta di droga su strada.
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Un controllo causale con sorpresa
Alla fine del turno di lavoro nell’azienda comunale, un dipendente della A.S.L. locale, in sella alla bicicletta che ha sempre utilizzato per andare a lavorare al posto dell’automobile, è stato fermato per un normale controllo dagli agenti in Contrada Casalena, a Teramo, in Abruzzo, nei pressi del complesso sanitario. L’uomo sottoposto a una perquisizione personale è stato trovato in possesso di alcune dosi di hashish e di marijuana, molto probabilmente pronte per essere vendute in strada.

La droga era ben custodita in un’apposita e piccola tasca, nascosta all’interno dei pantaloni, impossibile da trovare se non proprio con un controllo mirato. I militari a quel punto decidono di effettuare anche una perquisizione nella casa dell’uomo poco distante dal luogo dove era stato fermato e così la sorpresa è diventata ancora più grande. All’interno dell’appartamento infatti gli agenti hanno rinvenuto alcuni quantitativi di droga pronta per essere messa in commercio.
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Allontanato dalla città
In totale, sono stati sequestrati 35 grammi di hashish e 3 grammi di eroina, molto ben nascosti all’interno di una madia del soggiorno. Il ritrovamento di una bilancia digitale, ancora sporca di hashish, e un grande quantitativo di bustine di plastica, tipicamente utilizzate per il confezionamento delle dosi da consegnare ai clienti, fa pensare che la droga fosse destinata alla vendita.

Per l’uomo, dopo essere finito agli arresti domiciliari, è scattato il divieto di dimora in tutti i comuni della Provincia di Teramo. Questo provvedimento riflette la gravità delle accuse e l’intento di garantire la sicurezza pubblica, dato il contesto in cui si è svolta l’operazione. In seguito verrà anche approfondita la sua posizione lavorativa, visto che lavorava per un’azienda comunale. Ora dovrà rispondere di alcuni pesanti capi d’imputazione e affrontare una serie di conseguenze sul piano penale.





