La decisione di non fare abortire una donna sta facendo molto discutere nella città abruzzese. E dal Pd chiedono un intervento della politica
Una decisione sorprendente e che sta facendo molto discutere. A Vasto una donna ha provato ad accedere al percorso per abortire, ma il tutto è stato negato. E la motivazione ha portato ad una vera e propria polemica politica in tutta la regione e non solo nella cittadina abruzzese.

A riportare la vicenda è stata Emanuela Di Giovambattista, coordinatrice regionale del Pd. L’esponente dem in una nota ha raccontato il fatto nei minimi particolari chiedendo l’intervento della regione per consentire a tutti di poter esercitare il proprio diritto. Perché “negare la Ivg non solo contraddice le normative vigenti, ma crea un clima di paura e confusione. Ricordo che l’accesso è previsto dalla legge e le affermazioni del direttore sanitario della ASL di Vasto sembrano ignorare proprio questo principio“. Insomma, la richiesta è quella di intervenire nel minor tempo possibile per garantire a tutte le ragazze di poter riuscire ad abortire senza dover fare i conti con interventi da parte degli stessi medici.
Il motivo del no all’aborto
La donna, rimasta incinta, aveva deciso di intraprendere il percorso per abortire chiedendo la possibilità di usufruire dell’interruzione di gravidanza volontaria. Un qualcosa che, come evidenziato dall’esponente dem, è previsto dalla legge e quindi la paziente aveva tutto il diritto per farlo. Ma l’ospedale di Vasto non ha permesso questa possibilità a causa di un motivo molto particolare e che sta creando diverse polemiche.
Il servizio nel nosocomio della città abruzzese è stato interrotto a causa dell’assenza di medici non obiettori. Davvero una scelta molto particolare visto che in questo momento non si rispetta più la legge. E dal Pd la richiesta è proprio quella di portare anche l’ospedale di Vasto a consentire alle donne di abortire. Una situazione davvero complicata e che rischia di aprire un precedente non sicuramente di poco conto.

Per il momento da parte della ASL non c’è alcuna intenzione di fare un passo indietro. Vedremo se ci sarà un intervento da parte della regione per garantire magari il rispetto di questa legge. Di certo al momento l’ospedale di Vasto è stato travolto da una bufera e il rischio è quello che in futuro si possano avere altri episodi simili.