Il 19 giugno alle ore 12:00 saranno depositate a L’Aquila le oltre cinquemila firme a sostegno della proposta di legge regionale di iniziativa popolare, per dettare tempi e modi certi alle richieste di suicidio assistito pervenute alle ASL abruzzesi, a norma della sentenza 242/19 della Corte costituzionale (cd. sentenza Cappato).
La proposta è stata promossa nelle varie regioni dall’associazione Luca Coscioni, e nella nostra ha trovato l’appoggio di oltre 25 realtà, fra associazioni e partiti, con il lavoro di più di 100 volontari in tutta la regione e 200 banchetti da marzo a maggio.
“Un grande apporto alla campagna è arrivato da Teramo, con oltre 1500 firme e banchetti presenti quasi tutti i fine settimana della campagna. Banchetti che si sono spostati anche sulla costa e in provincia: Giulianova, Tortoreto, Alba Adriatica, Roseto, Pineto, Silvi, Campli, Atri, Civitella. Questa è la prima iniziativa legislativa popolare nella storia della Regione Abruzzo, resa possibile dall’immensa passione civile che ha pervaso la nostra cittadinanza, nonostante i numerosissimi ostacoli burocratici e una procedura di raccolta firme ferma alla pergamena e al calamaio”.
“Da Teramo è arrivato un contributo fondamentale alla campagna, e per questo voglio ringraziare i nostri volontari e autenticatori, che si sono spesi per l’esercizio di un diritto democratico anche sotto il vento e la pioggia battente. Voglio ringraziare anche le associazioni che ci sono state vicino: UAAR Teramo, Afrodite, GD Teramo e l’UDU. Un’onda radicale ha travolto l’Abruzzo, risvegliando e smuovendo le nostre coscienze, partendo dalla città che onora di avere Marco Pannella come cittadino onorario”, ha fatto sapere Gianluca Di Marzio, referente per la provincia di Teramo e promotore dell’iniziativa insieme a Riccardo Varveri e Paride Paci.