Silvi choc davanti a madre e figlia. L’uomo denunciato dai Carabinieri. Cosa prevede la legge italiana per atti osceni in pubblico?
La tranquilla brezza marina di Silvi Marina, in provincia di Teramo, è stata bruscamente interrotta da un episodio tanto squallido quanto incomprensibile. Un uomo, in un gesto di totale spregio del decoro e della pubblica decenza, ha deciso di trasformare un tratto di spiaggia in un palcoscenico per la propria disturbante esibizione.

Dinanzi agli occhi di una madre e della sua giovane figlia, intente a godersi una giornata di mare, l’individuo ha infatti compiuto atti osceni. Un gesto vergognoso che ha seminato sconcerto e indignazione nella piccola comunità costiera.
La segnalazione ai Carabinieri della stazione locale è stata immediata. Inevitabile di fronte a un comportamento che viola le più elementari norme del vivere civile. I militari si sono attivati prontamente per identificare e denunciare l’uomo.
Adesso toccherà alle legge italiana svolgere il suo compito. A trattare casi di questo genere è l’articolo 527 del Codice Penale. Questo prevede sanzioni amministrative pecuniarie che possono variare da 5.000 a 30.000 euro per chiunque compia tali atti in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Rischio galera per chi commette atti osceni in luogo pubblico
E non è finita, perché può anche essere applicata “la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori, e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano“.

In pratica, esattamente quanto accaduto in questo caso, per una una pena che sottolinea la particolare riprovevolezza di un gesto che può arrecare un danno psicologico profondo e duraturo nei confronti dei più vulnerabili.
Inoltre, se il fatto avviene “per colpa, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309“. Un’aggravante che sicuramente potrebbe essere applicata anche per questo caso.
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A questo punto la speranza è che la giustizia faccia il suo corso con rigore, non solo per punire il responsabile di questo gesto ignobile, ma anche per lanciare un segnale chiaro e inequivocabile. La pubblica decenza non può essere impunemente oltraggiata, soprattutto quando a farne le spese sono i soggetti più indifesi della nostra società.





