“Nella sua pubblica denuncia sembra mettere in relazione queste lettere anonime alla sua attività politica”, si legge in una nota a firma del sindaco, Andrea Luzii, e dell’intera amministrazione. “Questo ci dispiace e ci addolora ed è bene, come annunciato, che metta le indagini nelle mani delle forze di polizia: è importante che venga fatta completa chiarezza.
Purtroppo episodi più o meno simili non sono stati infrequenti, negli ultimi anni, nella vita sociale, ricreativa e politica del nostro Comune.
Pure noi abbiamo subito molte volte, da presunti anonimi più o meno noti, attacchi che ci hanno colpito sul piano personale, familiare, lavorativo e politico in modo vigliacco. Anche a noi era ed è dovuto il rispetto della persona a cui si appella la Ciprietti. Abbiamo ricevuto lettere anonime talvolta minacciose, la pagina Facebook di “Sant’Omero 3.0” ha avvelenato la convivenza civile della nostra Comunità per molti anni con soddisfazione di alcuni (ricordiamo il sito Facebook “Amici a cui piace Sant’Omero 3.0”) e di altri (il gruppo di “scrittori”). I ”non credenti” possono rivisitare la “raccolta” delle diffamazioni nei nostri confronti: i media hanno buona memoria.
Ecco perché nessuno come noi, oggi, può comprendere l’amarezza di Nadia: era la nostra stessa amarezza.
Nella sua pubblica denuncia ha anche scritto: “ …In questi quattro anni ho svolto la mia attività di consigliere con impegno e abnegazione al servizio della comunità ma sempre nelle opportuni sedi e usando leciti strumenti, come l’ascolto e il contraddittorio…”.
Prima o poi la verità verrà a galla: il tempo è galantuomo”.