Se entro questa data non verrà fatta chiarezza sia in termini di finanziamento, sia in quelli relativi alle modalità di intervento, i sindaci delle due città confinanti, separate solo dal fiume Tordino, Sabatino Di Girolamo per Roseto e Jwan Costantini per Giulianova, firmeranno l’ordinanza di divieto di accesso e quindi di chiusura della struttura per questioni di sicurezza.
Entro questo mese comunque ci sarà un incontro in Regione, a Pescara, per affrontare l’argomento che non può più essere rinviato. Soprattutto dopo che un anno e mezzo fa l’allora governo regionale garantì lo stanziamento di 300mila euro, fondi necessari per rifare quasi tutto il ponte con la sostituzione di tutte le assi marce e divorante dai parassiti, formiche e tarme soprattutto.
Quei 300mila euro che avrebbero dovuto passare per il Comune di Giulianova che già era destinatario di un altro finanziamento regionale (azione che avrebbe accorciato i tempi burocratici) non sono mai stati concessi, nonostante si disse che l’intervento di ristrutturazione del ponte sarebbe partito a settembre del 2018.
Ad alzare i toni è soprattutto il Comune di Roseto che aveva segnalato due anni e mezzo fa lo stato di degrado in cui versa la struttura che da quando è stata inaugurata, circa 14 anni fa, non è stata mai sottoposta ad interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. La pavimentazione in legno lamellare è traballante, le assi in diversi punti si sono staccate, mentre le paratie sono diventate spugnose e si stanno sbriciolando. O si interviene per rimettere a nuovo il ponte, o presto non sarà più possibile attraversarlo.