“Il ponte di Fosso canale è una strettoia che di fatto rappresenta il primo ingresso di Roseto su cui c’è un progetto di allargamento della Provincia che però l’ente ha in gestazione da troppo tempo. Si tratta di un progetto estremamente importante per Roseto, così come ho ricordato in campagna elettorale, e sul quale mi aspetto adesso risposte chiare. Sono personalmente intervenuto sia con l’Anas che con i vertici della Soprintendenza che mi hanno assicurato di aver fornito già da tempo il loro parere favorevole. Per questo vorrei avere adesso un cronoprogramma chiaro sul proget-to in modo da capire quando possa incominciare l’intervento”.
Da qui dunque la richiesta di un incontro urgente da parte del sindaco al presidente Di Bonaventura e al consigliere delegato per avere chiare notizie in merito visto che il ponte rappresenta allo stato attuale una pericolosissima strettoia sul percorso della Ss150: “una strada – commenta il sindaco – ad alta densità di traffico anche di mezzi pesanti”.
Peraltro il ponte , al di là dei problemi evidenti di sicurezza, restituisce anche un brutto colpo d’occhio visto che è il primo biglietto da visita della città di Roseto. E’ quindi evidente l’importanza che riveste l’attuazione di questo progetto di allargamento per una città a vocazione turistica visto che il ponte è il primissimo corridoio di accesso a Roseto subito dopo l’uscita del casello autostradale. Tra le questioni prioritarie da risolvere, nell’incontro chiesto dal primo cittadino, c’è ancora il problema della pulizia del torrente Borsacchio che torna attuale in considerazione delle periodiche ondate di maltempo che stan-no colpendo il territorio. Il problema riguarda il tratto terminale del corso d’acqua adiacente al confine nord dell’abitato del Comune di Roseto che va disboscato poiché allo stato attuale si rende difficile il deflusso delle acque meteoriche verso il mare. Peraltro già in passato il torrente è esondato creando danni ai residenti e i timori sul ripetersi di questa eventualità si fanno insistenti in queste settimane di maltempo. Il sindaco si dichiara a conoscenza delle perplessità mosse dalla Provincia circa le competenze, ma tiene a ribadire che in passato è sempre stata la Provincia a effettuare la pulitura. Inoltre anche un parere recente chiesto dal sindaco al Genio civile, e allegato in una nota del 3 settembre scorso, ribadisce che allo stato attuale spetta ancora all’ente guidato dal presidente Di Bonaventura provvedere alla pulizia del torrente.
Il sindaco chiede quindi un ulteriore passaggio di chiarezza per tutelare i cittadini residenti in quell’area, ma anche per disciplinare i rapporti tra i due enti su questioni prioritarie della città.