Ossia, la possibilità di poter derogare ai divieti attraverso un’integrazione al cosiddetto codice Ateco che rende il locale-ristorante alla stregua di una mensa aziendale. In pratica ristoranti che si trasformano, all’occorrenza in mense. Per taluni è una necessità, per altri è diventata una scappatoia per continuare a lavorare.
Ma in questo caso, però, si creano delle oggettive disparità, anche in ordine a quelle che sono le regole alle quali i ristoratori si attengono, anche per il rispetto delle norme anti-contagio. Il caso, a queste latitudini, è stato sollevato da Angelo Bizzarri, del Ristorante Roma di Torano Nuovo. Quello del ristoratore vibratiano non è un attacco ai colleghi, e la cosa la ribadisce a chiare lettere, ma di regole talvolta aggirate o di opportunità che vengono tenute nascoste.