Si entrerà nel merito l’8 giugno, in una vicenda che lo stesso giudice monocratico e presidente del Tar, Umberto Realfonzo, definisce “articolata ma anche confusa” in riferimento al ricorso inoltrato da Finori.
La riapertura degli impianti per l’estate dovrà insomma ancora attendere.
Finori, lo scorso 22 aprile, non si era presentato dal notaio per le firme dopo essersi aggiudicato gli impianti. La Gran Sasso Teramano, a quel punto, ha incassato la disponibilità della seconda ditta da bando, quella dei fratelli Persia.
Procedura che ha spinto Finori a rivolgersi al Tar, con tribunale che deciderà l’8 giugno.