La zona artigianale di Borgo Santa Maria, meglio nota come Zona PIP (Piano di Insediamento produttivo), potrà tornare a ospitare nuove aziende.
Questo è quanto stabilito nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Pineto durante il quale è stato analizzato lo studio geologico dell’area, secondo cui c’è una zona senza alcun rischio idrogeologico (quella all’ingresso), una zona con rischio P1, dove è possibile edificare con alcune prescrizioni, e una zona con rischio P2 dove non si potranno realizzare costruzioni.
Uno studio portato avanti a seguito di una raccomandazione impartita qualche anno fa dall’autorità competente, ossia la Regione Abruzzo, per approfondire la tematica del rischio idrogeologico nell’area. Grazie a quanto emerso dal lavoro del geologo incaricato, dunque, nelle aree individuate come idonee, oltre a costruire, sarà possibile completare gli iter autorizzativi sinora sospesi con il rilascio di titoli abilitativi e chi vorrà programmare nuovi interventi, potrà farlo tenendo conto che si tratta di una zona artigianale.
“Si tratta di uno studio importante – commenta il consigliere Alberto Dell’Orletta – che ci permette di dare risposte a quanti attendevano di poter insediare la propria attività artigianale, ma anche di guardare al futuro con maggiore lungimiranza. In prospettiva sarà possibile anche programmare una variante al piano PIP al fine di ampliare la gamma delle destinazioni previste e rendere una parte dell’area anche commerciale. Una crescita che ci consentirà di poter completare l’urbanizzazione dell’area migliorandola sia in termini di servizi che di estetica”.
“Con questo studio, attento e puntuale – aggiunge il Sindaco Robert Verrocchio – abbiamo ottemperato alla raccomandazione relativa agli approfondimenti sul rischio idrogeologico che la Regione Abruzzo ci aveva di prescritto con la conseguenza di sospendere gli iter autorizzativi, iter che d’ora in poi potranno ripartire nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza delle persone. La nostra Amministrazione, alla luce di quanto emerso dallo studio, può ora guardare al futuro di quell’area con una prospettiva di sviluppo e di crescita che avrà ovviamente una ricaduta positiva sull’economia del nostro territorio”.