Uno scrigno del mare conservato all’interno dell’antica torre, accessibile dai visitatori e dai tanti turisti che in questi giorni affollano la costa abruzzese. La storia marinara locale raccontata attraverso un video, la vita che si può incontrare all’interno dell’AMP, nelle sue acque, sui suoi fondali. Un panorama mozzafiato che apre l’orizzonte verso la distesa azzurra.
L’AMP diventata fiore all’occhiello di quel turismo ecosostenibile che viene invocato dal turista del nuovo millennio. Il presidente dell’Area Marina Protetta Leone Cantarini mostra un pizzico di orgoglio nel presentare le tante iniziative messe in campo in questi anni, non ultimo appunto il museo multimediale e la biblioteca del mare.
Preziosa la collaborazione dell’amministrazione guidata dal sindaco Robert Verrocchio che ha stretto un vero e proprio patto con il territorio e con la stessa AMP affinché la strada del turismo di qualità e sostenibile non venga mai abbandonata. Il parco marino del Cerrano ha rischiato di non vedere mai la luce.
E se oggi è una realtà importante del Medio Adriatico, il merito è anche dell’allora sindaco Luciano Monticelli, consigliere regionale che si è battuto affinché l’AMP ottenesse finanziamenti mirati per quei progetti di sviluppo e di tutela di un territorio che parte dal mare ma che guarda con occhio attento e con elevato interesse anche l’entroterra per creare un connubio di crescita e di sviluppo del turismo sostenibile.
Obiettivo è dunque anche quello di creare un brand, il marchio Cerrano che non debba essere circoscritto solo a Pineto e a Silvi, ma che allarghi i confini a Roseto e ad Atri.