Oltraggio e minacce a un carabiniere in servizio a Roseto, condannato a 4 mesi quarantaseienne di origini napoletane

Quattro mesi di reclusione e il pagamento delle spese processuali, con risarcimento alla parte civile da stabilire in separata sede.

E’ la condanna che il Tribunale di Teramo ha inflitto ad un uomo di 46 anni, originario della provincia di Napoli ma residente a Roseto. Le accuse: oltraggio e minacce a pubblico ufficiale, ad un carabiniere.

I fatti risalgono all’estate del 2019. L’uomo si presentò in caserma per denunciare il fatto che nel condominio in cui abita sul tetto erano presenti dei piccioni che imbrattavano il suo balcone di casa. Chiese di poter parlare con il comandante di stazione che però era assente ma i militari presenti erano pronti a raccogliere le sue lamentele.

A quel punto, in base anche alle testimonianze di altre persone che erano presenti in caserma, iniziò ad offendere uno dei militari presenti negli uffici. Nonostante venisse invitato a più riprese alla calma, l’uomo continuò ad offendere. A quel punto scatto la denuncia nei suoi confronti.

Il soggetto avrebbe anche pedinato e perseguitato il militare che lo denunciò. Avrebbe anche presentato un referto medico sostenendo che in caserma fosse stato aggredito. Ma i fatti, grazie alle telecamere presenti nei locali della stazione dell’Arma e al racconto dei testimoni, lo hanno smentito.

Elementi che hanno spinto il giudice ad avviare un nuovo procedimento a carico dell’uomo, per calunnia nei confronti del carabiniere. Udienza prevista ad ottobre.

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