Da questi confronti sembrerebbe emergere un quadro pieno di ombre e di procedure amministrative a dir poco imbarazzanti, come la realizzazione del secondo invaso, prese nonostante fossero in corso delle azioni di controllo da parte delle autorità competenti”. ”L’obiettivo – prosegue D’Eramo – è quello di fare chiarezza, verificare eventuali danni economici e accertare eventuali responsabilità politiche e di mala gestione.
Appena ricevuta la documentazione procederò allo studio del contenuto avvalendomi di personale qualificato.
Se dovessero emergere, come ipotizzo, elementi gravi porterò il tutto all’attenzione dell’ottava commissione parlamentare Ambiente di cui sono componente”.