I carabinieri della stazione di Nereto, sulla scorta di una misura cautelare firmata dal gip Marco Procaccini (titolare dell’inchiesta è il pm Enrica Medori) hanno arrestato un uomo del posto per maltrattamenti in famiglia.
La situazione, per la moglie e vittima delle violenze, era precipitata nell’ultimo mese, quando la donna era destinataria di aggressioni, offese, ingiurie, soprattutto quando il consorte alzava troppo il gomito.
La donna da circa un mese era la vittima delle angherie, vessazioni e prevaricazioni mosse dal marito violento che quando era in preda ai fumi dell’alcool alzava le mani. In una circostanza la moglie colpita violentemente con un calcio aveva dovuto fare ricorso alle cure mediche dei sanitari del pronto soccorso che gli avevano dato una prognosi di 10 giorni e la stessa sorte era capitata alla sorella della vittima intervenuta in difesa di quest’ultima, con una prognosi di 30 giorni.
Con il passare dei giorni, in un clima sempre più preoccupante, la donna, temendo per la propria incolumità, visto il precedente, ha raccontato tutto ai carabinieri e in particolar modo l’inferno vissuto nell’ultimo mese. I militari, dopo aver raccolto la denuncia-querela ed attivato tutte le verifiche del caso hanno trasmesso informativa in procura. Il pm Enrica Medori gli atti ha richiesto al giudice un provvedimento coercitivo per maltrattamenti in famiglia.
L’uomo, ieri sera, è stato rintracciato e arrestato in applicazione del “codice rosso” per poi essere associato nel carcere di Vasto.