E’ una vicenda al limite del paradosso, in quanto si parla di enti pubblici, quello che è accaduto ieri (lunedì) al Comune di Nereto, dove è stata sospesa l’erogazione del servizio per il mancato pagamento delle fatture con il concessionario (il contratto per i servizi integrati di telecomunicazione), alcune delle quali riferite al 2017.
Di colpo, sede municipale e le scuole (anche se ora la didattica è sospesa) sono rimaste isolate per il distacco temporaneo del servizio. La società in questione, in realtà, aveva già sollecitato il Comune lo scorso 14 giugno al pagamento di fatture arretrate per circa 15mila euro.
Nella stessa nota inviata al Comune, si parlava di un termine (20 luglio) entro il quale se la liquidazione non fosse stata fatta, si sarebbe proceduto ad interrompere il servizio. Così è stato, privando l’Ente di un servizio (soprattutto la connessione internet) fondamentale. Di fretta e furia, il responsabile dell’ufficio finanziario ha provveduto a liquidare le fatture inevase con l’obiettivo di poter ripstinare le linee isolate. Ma il caso resta, ed è per certi versi molto grave.
A darne notizia è stato lo stesso sindaco di Nereto, Daniele Laurenzi, attraverso un sibillino post su Facebook.
“Tralasciando il costo di questa offerta integrata di servizi di telecomunicazioni”, si chiede il sindaco, ” perché l’ufficio tecnico non ha disposto i pagamenti? E come può questa società sospendere un servizio ormai fondamentale per la pubblica amministrazione? Ieri infatti l’ufficio finanziario era impegnato in importanti adempimenti on-line con il Ministero per regolarizzare mancate certificazioni passate. Andremo fino in fondo a queste vicende grottesche”.