E’ stata presentata oggi, con la firma sulla relativa convenzione, l’Oasi del Fosso Giardino, nella zona collinare di Martinsicuro.
Il Fosso Giardino è un piccolo corso d’acqua, che dal territorio di Colonnella scende fino a Martinsicuro (tra la contrada di San Martino e via del Semaforo), dove attraverso il parco sociale La Pineta, in primo nel suo genere, realizzato dalla cooperativa Clematis dal 2010.
Ed è proprio in questo spicchio verde di natura, circa 7 ettari, che è arrivato il riconoscimento di Oasi da parte del WWF che questa mattina, attraverso il presidente Antonio Canu (WWF Oasi), ha sottoscritto la convenzione con Morena Ciapanna, responsabile della cooperativa.
In mattinata c’è stata una visita da parte delle scolaresche di Martinsicuro, poi il progetto è stato illustrato nel corso di una conferenza alla quale hanno preso parte, oltre ai sottoscrittori dell’accordo, Dante Caserta (vice-presidente di WWF Italia), Luciano Di Tizio (delegato di WWF Abruzzo), l’assessore all’ambiente del Comune di Martinsicuro Marco Cappellacci, il sottosegretario alla giunta regionale Mario Mazzocca e Fernando Di Fabrizio, presidente di Legacoop Abruzzo.
L’Oasi Fosso Giardino. Si tratta di un sito di grande fascino che rappresenta da oggi la porta a nord del sistema delle Oasi WWF abruzzesi. La piccola area (circa 7 ettari) tra la Valle del Tronto e la Val Vibrata è ricca di flora e fauna di pregio: non a caso la Societas Herpetologica Italica, sodalizio che raccoglie gli studiosi che si occupano di anfibi e rettili, il 28 ottobre dello scorso anno vi ha istituito il sito “A.R.E.D. Bosco e calanchi di Martinsicuro” – Area di Rilevanza Erpetologica (ITA114ABR008).
Non mancano anche le curiosità “storiche”: accanto ai salici e ai pioppi ricchi di avifauna che caratterizzano il Fosso, sul costone a est sono presenti per circa un ettaro pini di Aleppo piantati negli anni ’70 dal direttore della notissima rivista “Fotografare” Cesco Ciapanna e dal cugino omonimo. L’ennesimo lembo di natura, insomma, che merita di essere visitato e conosciuto e sul quale il WWF scommette con il suo prestigioso marchio. Si tratta peraltro della prima Oasi “urbana” legata al WWF in Abruzzo: una speciale tipologia di area protetta che rappresenta un modo per avvicinare i cittadini alla natura portandoli a conoscere e ad apprezzare gli angoli di biodiversità che “resistono” all’interno o in prossimità dei centri abitati.
Nella circostanza, poi Morena Ciapanna, responsabile di Clematis, ha illustrato nel dettaglio una serie di attività della coop sul piano sociale e l’integrazione che l’istituzione dell’oasi riconosciuta, peraltro già perfettamente fruibile anche sul piano dei percorsi, potrà assicurare.