Martinsicuro. Una convocazione della commissione “governo del territorio” per far luce sulla mancata ammissione, del Comune di Martinsicuro, ai finanziamenti per la riqualificazione del Cinema Ambra e del fosso di via Franchi.
La richiesta è stata avanzata da tre gruppi consiliari (Giuseppe Capriotti per il Pd, Elisa Foglia per Si Cambia e Marco massetti per il M5S) per approfondire la questione legata all’elenco dei Comuni che hanno beneficiato degli stanziamenti governativi per investimenti per opere pubbliche e messa in sicurezza del territorio.
Il Comune di Martinsicuro ha presentato tre diversi progetti per essere ammessi al finanziamento: riqualificazione dell’ex Cinama Ambra (progetto da 3,1 milioni ma con contributo da 1,5); la messa n sicurezza del tratto finale di via Umbria (161mla euro) e la canalizzazione delle acque di via Franchi (spesa 1,6milioni, contributo richiesto 838mila euro).
Dall’elenco diffuso, solo l’intervento di via Umbria, nel tratto a ridosso della Statale 16, è stato ammesso al finanziamento.
“La proposta che riguarda l’ex Cinema Ambra presenta un CUP non conforme al DM del 5 agosto 2020, rimandando ad altri settori quali Sport, Spettacolo e Tempo Libero”, argomentano i tre consiglieri di minoranza.
“In merito a questo tema appare quantomeno controversa l’ultima delibera in ordine di tempo della giunta Vagnoni, avente per oggetto la ristrutturazione dell’ex Cinema, che va cosi a prendere una ipotesi di lavoro su questa struttura completamente diversa da quella per cui si è andati a chiedere i suddetti fondi sovracomunali.
La proposta inerente il Fosso di Via Franchi viene scartata perché non risulta compilato in BDAPMOP
il piano dei costi. Anche in questo caso chiediamo di avere chiarimenti in merito ad eventuali responsabilità.
Quest’ultima opera pubblica viene caratterizzata anche come rilevante perché’ classificata di categoria A, e quasi tutti gli interventi di questo tipo risultano finanziati. Risultavano infatti particolarmente sensibili le opere di tipo preventivo nelle aree che presentano elevato rischio di frana o idraulico, al fine di avere una riduzione del rischio e l’aumento della resilienza del territorio.
Visto il nostro ruolo di amministratori, seppur di minoranza, ci siamo sentiti in dovere di dare un nostro contributo attraverso la richiesta di convocazione urgente della Commissione al fine di poter avere chiarimenti in merito ai progetti non ammessi a finanziamento ed in che modo intende attivarsi l’amministrazione comunale per realizzare le opere pubbliche”.