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Lavoro nero e misure covid: scattano denunce e maxi-sanzioni a Martinsicuro (market) e Tortoreto (bar)

Martinsicuro. Lavoro nero, mancata applicazione di alcuni dei protocolli anti-covid, installazione dei telecamere senza comunicazione ai dipendenti e altre anomalie in fatto di retribuzioni.

 

Sono alcune delle irregolarità accertate durante una serie di controlli che i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Teramo hanno effettuato in Val Vibrata di concerto con i colleghi delle stazioni di Martinsicuro, Tortoreto e Mosciano Sant’Angelo. Il bilancio dell’operazione, che segue analoghe già effettuate nel corso degli ultimi mesi, è di 3 denunce a carico degli amministratori delegati di due supermercati di Martinsicuro e di un pubblico esercizio a Tortoreto. Inoltre, a carico dei gestori delle attività finite nel mirino degli inquirenti sono scattate contravvenzioni per oltre 20mila euro.

Le irregolarità. I militari hanno rilevato, nella circostanza, una serie di violazioni normative per quanto concerne la mancata adozione di misure di informazione e prevenzione del rischio epidemiologico, agli obblighi di legge del datore di lavoro, all’installazione di impianti audiovisivi, all’omessa tracciatura delle retribuzioni corrisposte, infedeli od inesatte registrazioni sul libro unico del lavoro ed omessa comunicazione preventiva dei lavoratori assunti con contratto di lavoro intermittente.

Nel corso delle ispezioni, infatti, i militari del settore di specialità dell’Arma hanno accertato che nelle tre attività, alcuni lavoratori dipendenti non erano stati fatti sottoporre alla preventiva visita medica, non avevano adottato le misure di prevenzione rispetto al rischio epidemiologico ed omesso la tracciatura delle retribuzioni corrisposte. In un’attività erano state attivate delle telecamere a circuito chiuso senza darne comunicazione ai dipendenti.

Oltre al deferimento alla procura, a carico degli esercenti sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 19mila euro e ammende per 1615.