Teramo. Questa mattina l’Assemblea dei Soci della Gran Sasso spa, convocata dal liquidatore Gabriele Di Natale, ha accettato – con l’astensione dell’Asbuc Intermesoli e assenti Asbuc Pietracamela e Comune di Fano Adriano – l’offerta rilanciata dalla Finori srl e pervenuta al liquidatore l’8 giugno: l’acquisto della società con l’accollo di tutti i debiti in misura piena, per un importo, valutato sulla base dei dati di bilancio, pari a 1 milione e 400 mila euro.
L’Assemblea, presenti oltre alla Provincia con il Presidente, Pietro Quaresimale per la Regione Abruzzo e la presidente della Camera di Commercio Gran Sasso, Antonella Ballone, ha stabilito di notificare la decisione alla ditta F.lli Persia – che aveva presentato un’offerta di 930 mila euro – che avrà la possibilità, entro lunedì 21 giugno di rilanciare con una proposta migliorativa che non potrà essere inferiore al totale del capitale sociale pari a 121.200 euro.
Nel frattempo, il rischio di non apertura degli impianti per la stagione estiva è stato anche discusso oggi in Commissione di Vigilanza in Consiglio Regionale. Nel corso dei lavori sono stati auditi Emanuele Imprudente, Assessore regionale competente in materia; Umberto D’Annuntiis, Sottosegretario alla Giunta Regionale; Diego Di Bonaventura, Presidente della Provincia di Teramo in qualità di socio di maggioranza della società Gran Sasso Teramano S.p.A.; Michele Petraccia, Sindaco di Pietracamela; Luigi Servi, Sindaco di Fano Adriano; Paride Tudisco, presidente ASBUC Pietracamela – Prati di Tivo; Gabriele Di Natale, liquidatore società Gran Sasso Teramano S.p.A; Marco Finori, Amministratore Società custode degli impianti “Marco Finori snc”.
“Il Presidente dell’ASBUC”, dice il presidente di Commissione Pietro Smargiassi, “ha dichiarato che stante la morosità della società Gran Sasso Teramano nei loro confronti non può rilasciare la concessione a favore del GST. Il soggetto gestore ha chiarito che l’ASBUC non ha inteso rilasciare la concessione all’uso dei terreni, seppur temporanea, in favore della Finori Srl. Il titolare della società ha chiarito che l’impianto di risalita è perfettamente funzionante e manutenuto e che, purtroppo, detta situazione sta comportando di fatto l’azzeramento degli avventori e turisti che, nel medesimo periodo dello scorso anno, affollavano la stazione di Prati di Tivo”.