La visita della storica dell’arte Antonella Lopardi e della restauratrice Gabriella D’Ippolito fa seguito ai numerosi sopralluoghi, in primis quello del 25 maggio 2018 della soprintendente Rosaria Mencarelli. I due funzionari sono stati accompagnati nella visita dal Sindaco Jwan Costantini, dalla responsabile del Settore Cultura Anna Breggia e dal direttore tecnico-scientifico del Polo Museale Civico Sirio Maria Pomante, per il quale è in corso la nomina ad ispettore onorario storico dell’arte della Soprintendenza. Nel corso del sopralluogo sono stati nuovamente sottolineati gli ingenti danni che i lavori svolti dal 2005 al 2012, hanno causato all’identità della casa-museo di Bindi, innanzitutto con l’asportazione della pavimentazione originale che, grazie agli attuali interventi, verrà invece ripristinata con la stessa tipologia cromatica e materiale per ridonare il calore della dimora storica che andrà ad accogliere nuovamente, non solo la collezione artistica, ma anche quella ceramica e il mobilio d’epoca. Durante l’asportazione del freddo e decontestualizzato pavimento in gres porcellanato, è stata riscontrata la presenza, sotto lo strato della verniciatura realizzata con i precedenti lavori, della zoccolatura dipinta a finto marmo che si credeva perduta e che in questi giorni i restauratori incaricati stanno procedendo prontamente e pazientemente a recuperare.
Entro il mese di dicembre, dunque, il mobilio di pregio e la collezione rientreranno negli ambienti per subire un interevento di affumicatura antitarlo, già peraltro effettuato con un primo trattamento sui mobili ricoverati nelle sale lettura della Biblioteca, nel rispetto delle indicazioni della Soprintendenza che hanno consigliato di non permettere ai preziosi manufatti di subire un ulteriore trasloco altrove.
“Siamo felici di constatare che presto, grazie al lavoro della Soprintendenza, dell’Assessore alla Cultura Giampiero di Candido, della direzione museale e dei nostri uffici competenti, la Pinacoteca civica, autentica casa-museo, tornerà a nuova vita – dichiara il Sindaco Costantini – nel rispetto delle prerogative storiche e di fruizione pubblica della pietra fondante dei nostri musei cittadini. Non vediamo l’ora di poter tornare ad ammirare nel suo contesto originario, l’importante collezione grafica e pittorica, donata dal nostro illustre e generoso cittadino, storico e collezionista Vincenzo Bindi. Con i prossimi interventi che permetteranno di avere anche nuovi spazi per il patrimonio librario della Biblioteca civica, restituiremo finalmente, dopo troppi anni di attese, Palazzo Bindi alla nostra comunità con la funzione di Casa della Cultura, così come Bindi l’ha intesa”.