E’ ancora ricoverato all’ospedale Salesi di Ancona ma per fortuna il dodicenne non è in pericolo di vita. A salvargli la vita era stato un ex calciatore del Giulianova, accorso per primo e che gli aveva praticato il massaggio cardiaco, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Verrà tenuto sotto osservazione ancora 24/48 ore prima di essere dimesso.
Sulla vicenda la Procura di Teramo ha aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità. Da una prima relazione dei carabinieri della locale compagnia, si è appreso che il faro era spento. Ma la scarsa manutenzione dell’impianto, con cavi scoperti, sarebbe la causa che ha determinato la scarica elettrica nel momento in cui il ragazzino si è seduto sul faro. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere comunale Jwan Costantini che accusa l’amministrazione comunale di incuria e di sciatteria del territorio. “Un comune che non sa prendersi cura dei suoi luoghi più rappresentativi”, dice Costantini, “come il suo belvedere che dovrebbe costituire il biglietto da visita in piena estate, come può prendersi cura della sua comunità?”.
Il partito democratico di Giulianova in mattinata ha depositato un’interrogazione, chiamando in causa il sindaco Francesco Mastromauro su quanto accaduto l’altra sera. Una vicenda che avrebbe potuto avere contorni drammatici. Il Pd chiede di conoscere le responsabilità in tema di manutenzione del territorio. Il primo cittadino giuliese ha dato incarico alla polizia municipale di relazionare su quanto accaduto sabato scorso per accertare le responsabilità.
Intanto, si è appreso che la manutenzione degli impianti di illuminazioni presenti sul territorio di Giulianova, che ha aderito al progetto Paride della Provincia, spetta dallo scorso primo maggio alla società che tramite la stessa Provincia, si era aggiudicata il bando. Un elemento non di poco conto su cui la Procura di Teramo dovrà indagare.
“Tante volte abbiamo denunciato la mancanza di decoro e pulizia nei luoghi pubblici centrali e periferici della nostra città. La carenza di manutenzione di strade, piazze, parchi, giardini, marciapiedi e strutture pubbliche in genere, ha mostrato e mostra una città poco curata, poco funzionale, poco attraente. Ora, però, siamo oltre il livello di guardia in quanto la città sta diventando pure pericolosa per i cittadini”.
Lo ha denuncia arriva dall’associazione del Cittadino Governante, ricordando anche che “le cadute, anche rovinose, di pedoni e ciclisti a causa delle buche stradali e dei marciapiedi sconnessi sono frequenti da tempo. Qualche mese fa alcuni alberi sono caduti, per fortuna senza danni a persone. Nei giorni scorsi abbiamo parlato del pericolo amianto per i frequentatori della scuola materna di via Mattarella. Dobbiamo, purtroppo, registrare oggi la grave notizia di un bimbo investito da una forte scarica elettrica nel toccare un lampione posto a terra, sotto il monumento di Vittorio Emanuele II in piazza della Libertà. Fortunatamente, il bambino, ricoverato in ospedale, è fuori pericolo”.
Secondo l’associazione giuliese “i problemi, però, rimangono tutti. Nel caso specifico della folgorazione di chi è la responsabilità? Del Comune o della ditta incaricata della manutenzione? In ogni caso l’Amministrazione comunale ha il dovere di organizzare al meglio e sorvegliare che tutto funzioni. La città va manutenuta costantemente con risorse e personale adeguati. Lo ripetiamo da anni, inascoltati, ad ogni passaggio consiliare sul Bilancio comunale. A questo punto, però, tutto ciò diventa decisamente urgente. Questa amministrazione comunale ha dimostrato di non essere in grado di garantire ciò. L’invito è per il momento di fare, comunque, tutto il possibile. Ma Giulianova ha bisogno di una svolta politico-amministrativa con forte discontinuità con quello che è stato sperimentato negli ultimi 20 anni. Per la manutenzione ordinaria e straordinaria, ad esempio, occorre stanziare, prioritariamente, ogni anno somme adeguate e avere squadre specializzate con personale sufficiente e qualificato”, conclude Il Cittadino Governante.
Il sindaco Francesco Mastromauro esprime tutto il suo dispiacere per quanto accaduto ad un dodicenne la sera del 7 luglio, rimasto folgorato da un faro posto all’interno della recinzione a ridosso del monumento a Vittorio Emanuele II in piazza della Libertà.