“La costa adriatica è già in una situazione ampiamente compromessa dagli sversamenti che arrivano dai fiumi dell’interno verso il mare e adesso per una serie di scelte scellerate dal punto di vista del buon senso si andrà a compromettere anche la costa teramana nei pressi di Pineto. Tutto questo è inaccettabile e la Regione ancora una volta autorizza senza avere una
visione del futuro ed una reale programmazione sul territorio, ma soprattutto continuando ad aggredire il patrimonio ambientale e paesaggistico dell’Abruzzo”, continua Mercante.
“Il nostro territorio nel turismo estivo vede una delle maggiori fonti di sostentamento e di possibili attività di sviluppo. Ci chiediamo cosa possa aver spinto l’attuale maggioranza della Regione Abruzzo a dare un parere favorevole a questo tipo di operazione e se sono stati previsti tutti i rischi sia dal punto di vista ambientale che di immagine che la costa teramana si troverà a dover affrontare”.