L’ultimo grado di giudizio, dopo che Denis era stato condannato alla pena capitale, lo ha assolto da tutte le accuse e nelle prossime ore tornerà in libertà e potrà far ritorno in Italia, dove tra le altre cose da alcuni mesi vive la figlia. La notizia è stata veicolata sui social dalla famiglia di Denis, che era in trepidante attesa per l’epilogo della vicenda. Una sorta di incubo iniziato nel 2011 e che si è concluso, positivamente, nelle ultime ore.
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi,
conferma l’assoluzione da parte della Corte Suprema thailandese del cittadino italiano Denis Cavatassi, detenuto in Thailandia dal 2011 e condannato alla pena di morte nel 2016. “La buona
notizia dell’importante sentenza della Corte Suprema della Thailandia consentirà a Denis Cavatassi, prosciolto questa mattina, di rientrare presto a casa in Italia e riabbracciare i suoi familiari”, sottolinea il ministro, come riporta una nota della Farnesina.
“Gli italiani in difficoltà all’estero devono sapere che possono sempre contare sull’assistenza e l’aiuto efficace della Farnesina. Nessuno viene lasciato solo, pur nell’inevitabile riserbo che la delicatezza di tante situazioni impone”, ha aggiunto Moavero.
La Farnesina ricorda che la complessa vicenda di Denis Cavatassi è stata seguita sin dal primo momento e costantemente dall’Ambasciata d’Italia a Bangkok che, in stretto raccordo con il Ministero degli Affari Esteri, ha assicurato l’assistenza al connazionale e l’interlocuzione con le competenti Autorità thailandesi.
Denis Cavatassi, un agronomo di Tortoreto, arrivato in Thailandia nel 2009, era stato condannato a morte nei primi due gradi di giudizio con l’accusa di essere stato il mandante dell’omicidio di un amico e socio d’affari, Luciano Butti.
“Ringraziamo tutti quelli che si sono battuti per la sua libertà”, scrive la famiglia di Denis. “La Farnesina, l’ambasciatore Galanti, il direttore Vignali , il presidente della Camera Roberto Fico, l’on. Manconi e l’Avv. Alessandra Ballerini. Ringraziamo l’avv. thailandese Puttri Kuwanonda e il Regno della Thailandia. Ringraziamo ad uno ad uno i tantissimi scrittori a partire da Moni Ovadia, Goffredo Fofi, Roberto Piumini, Tullio Avoledo, Andrea Valente, Alì Eshani, Francesco Casoli, Ferrio Stefano e tanti altri insieme a tanti cittadini che aderendo all’iniziativa “una lettera per Denis” hanno contribuito a ridare speranza a Denis e forza alla nostra lotta per sua liberazione.
Ringraziamo tutti gli amici che ci sono stati vicini e ringraziamo i giornalisti che hanno fatto da “cassa di risonanza” standoci vicini con intelligenza, sensibilità e professionalità: Fabio Fazio, Fabrizio Gatti, Beppe Giulietti, Stefano Corradino e Anna Bredice. Un ringraziamento sentito alla famiglia Regeni che, con empatia e forza, ci ha sostenuti da vicino e alla famiglia Rocchelli. Grazie infine, ma non per ultimi, ai bambini di una scuola per l’infanzia che hanno mandato messaggi meravigliosi a Denis e alle loro meravigliose maestre.
Denis torna a casa! Ed e’ merito di tutti voi.
“Sono finalmente libero”. Queste le prime parole di Denis Cavatassi, di Tortoreto detenuto in Thailandia dal 2011 e condannato alla pena di morte nel 2016, per il quale è arrivata l’assoluzione da parte della Corte Suprema thailandese. Lo ha riferito all’ANSA la sorella di Cavatassi, Romina, raggiunta telefonicamente. “Ho ricevuto un vocale whatsapp alle 5,30 ora italiana. Non riesco ancora a crederci. Stiamo aspettando di sentirlo, ormai è questione di poco. Spero rientri prima di Natale”.