Il consigliere regionale sottolinea come ” l’IZS di Teramo, poiché effettivamente dotato di risorse umane e strumentali di prim’ordine (apparecchiature di ultima generazione in grado di gestire un alto flusso di campioni in automazione), è nelle condizioni di fornire prestazioni celeri, affidabili e a basso contenuto di errori: insomma i numeri e la qualità confermano l’eccellenza dell’IZS di Teramo. Le ragioni espresse, siccome confortate dai dati, suggerirebbero una rivisitazione complessiva dell’attuale assetto organizzativo regionale, per assegnare nuovi compiti e funzioni all’IZS di Teramo tanto per l’esecuzione di analisi di immunometria e sierologia infettiva quanto quale struttura di supporto anche ad una eventuale “banca del plasma” regionale che troverebbe quindi proprio a Teramo una forte sinergia”.
Per questo nel corso di un’audizione dell’Assessore Regionale alla Sanità Nicoletta Verì, “ho avvertito la necessità di proporre allo stesso Assessore alcuni interrogativi sulla valutazione e ponderazione della problematica da parte dell’Amministrazione Regionale, tanto più ove si consideri che dovranno essere assicurati non solo livelli analitici adeguati e armonizzati ma, evidentemente, gli stessi dovranno consentire la erogazione di livelli equivalenti di protezione della popolazione. Per quanto riguarda i tempi di attesa per la trasmissione dei risultati, ho rilevato che dalla semplice consultazione delle varie fonti di informazioni disponibili, si evince che l’Abruzzo non si è certamente distinto nel panorama nazionale per la tempestività nella comunicazione dei risultati dei tamponi per Coronavirus. Per numerosi campioni si sono superati i dieci giorni di attesa, per altri, addirittura, i venti, tanto da suscitare le proteste dei Sindaci di vaste aree geografiche della provincia di Chieti e Pescara. Per questo”, conclude Cipolletti, “ho chiesto all’Assessore alla Sanità di voler rimettere una dettagliata analisi delle motivazioni che hanno guidato la Regione Abruzzo nella individuazione dei laboratori, nella scelta dei metodi di analisi nonché le ragioni in forza delle quali si è assistito ad una dilatazione inaccettabile dei tempi di attesa“