Ma questa equazione è non è valsa per un’imprenditrice teramana, che lo scorso mese di dicembre aveva avanzato un ricorso contro una cartella di pignoramento per contributi Inps, anche riteneva di non dover pagare, dopo la chiusura della sua attività avvenuta nel lontano 2011. Su quella cartella esattoriale era pendente un ricorso, in discussione lo scorso 17 aprile, ma poi differito per via delle sospensioni previste dalle norme legate all’emergenza coronavirus.
In poche parole l’Agenzia delle entrate ha provveduto a prelevare dal conto corrente della donna, ora azzerato, il controvalore della cartella esattoriale.
Per l’avvocato della donna, Sigmar Frattarelli, si tratta un grave abuso anche in relazione a quelle che sono le disposizioni del decreto Cura Italia, che poi ha sospeso tutte le procedure in essere per non gravare sulla difficoltà dei cittadini e delle imprese, alle prese con l’emergenza Covid19.
Nel frattempo l’avvocato Frattarelli annuncia ricorso al provvedimento e si augura che nella vicenda a prevalere a buon senso.