I rumors degli ultimi giorni, infatti, stanno prendendo progressivamente quota e nelle ultime ore il prof. Giuseppe Di Giminiani, uno dei tre soci fondatori del Val Vibrata College (ente gestore del liceo), ha diffuso una nota con la quale, oltre a sostanziare la situazione in itinere, ha anche indetto una conferenza stampa per la giornata di domani (lunedì 6 maggio ore 10.30 all’Hotel Villa Luigi di Villa Rosa) per illustrare i termini della vicenda.
Peraltro, alcune importanti riflessioni Di Giminiani le anticipa nel corposo comunicato stampa.
“A determinare la fine dell’ambizioso progetto scolastico”, si legge nella nota, ” non è solo il costante calo delle iscrizioni, ma soprattutto una gestione finanziaria e manageriale inadeguata, rispetto alla quale il Comune di Corropoli tenta in queste ore di sottrarsi alle proprie responsabilità cercando invano di addebitare la colpa dello stato di crisi al prof. Giuseppe Di Giminiani, uno dei tre soci della Fondazione Val Vibrata College – ente gestore del menzionato Liceo – dimenticando tuttavia che da oltre 10 anni lo stesso non ricopre più alcun incarico di tipo gestionale e amministrativo e non è più parte del Consiglio di Amministrazione”.
Fondato nel 2006 per volontà dello stesso Di Giminiani – figura di rilievo a livello nazionale nell’ambito dell’imprenditoria scolastica – unitamente al Comune di Corropoli e alla Banca Piceno Truentina, il Liceo Aeronautico si è conquistato sin da subito un posto di grande prestigio nell’ambito del panorama scolastico regionale, forte soprattutto del modello organizzativo sul quale era stato pensato: l’Istituto Aeronautico ‘A. Locatelli’ di Bergamo, fondato dallo stesso Di Giminiani e da lui tutt’ora diretto, con riconoscimenti ufficiali di rilievo nazionale.
L’avvio del percorso didattico aveva consentito, già nel primo anno di attività, di formare due classi con oltre 50 alunni iscritti.
“La mancanza di una guida autorevole come quella del prof. Di Giminiani”, si legge ancora nella nota, ” costretto dalle vicende ad abbandonare la guida dell’Istituto, a fronte di una manifesta incapacità gestionale e organizzativa degli altri due soci fondatori – totalmente a digiuno di qualsiasi conoscenza dei meccanismi inerenti al complesso sistema di istruzione – ha evidentemente determinato nel corso degli anni un progressivo decadimento del buon nome del Liceo, cui è conseguito un costante calo delle iscrizioni e una progressiva crisi finanziaria, a cui gli amministratori in carica non hanno saputo rimediare adottando scelte strategiche di carattere competitivo e, quel che è più grave, sottovalutando la situazione di profonda crisi economica in cui si veniva a trovare la Fondazione Val Vibrata College.
Crisi che si è resa manifesta in modo particolarmente evidente nell’ultimo anno, quando le dimissioni del presidente della Fondazione Val Vibrata College, Nando Rosati, ha fatto emergere una situazione debitoria di assoluta gravità che, allo stato, non garantisce neppure il rispetto degli obblighi retributivi e previdenziali nei confronti dei docenti e, in generale, di tutto il personale impiegatizio e non rende altresì possibile il finanziamento delle attività didattiche di fine anno.
In questa situazione di grave difficoltà, relativamente alla quale il prof. Di Giminiani non era stato mai informato, lo stesso, per mero senso di responsabilità, senza che su di esso risieda alcun obbligo, ha formulato pochi giorni fa, in sede di assemblea dei soci, una proposta di risanamento e riconversione aziendale, prevedendo la possibilità per gli alunni attualmente frequentanti il Liceo Scientifico di concludere il ciclo di studi in essere, con conseguimento del relativo titolo, presso l’istituto aeronautico di Grottammare. Proposta ad oggi non più valida, poiché revocata in ragione dell’inasprirsi dello scontro tra i componenti del consiglio di Amministrazione della Fondazione Val Vibrata College, divisi sulle soluzioni da adottare per la tutela degli interessi societari.
Nonostante questa apertura del prof. Di Giminiani, è iniziata nei suoi confronti una campagna denigratoria che lo vorrebbe responsabile del disastro economico della Fondazione Val Vibrata College, dimenticando che lo stesso non è più amministratore da oltre 10 anni e senza considerare la propria disponibilità a trovare una soluzione capace di operare un rilancio dell’Istituto Scolastico mediante l’attivazione di un nuovo percorso di studi e l’ingresso nella compagine societaria di due soci finanziatori”.
Questo è l’antipasto dei temi oggetto della conferenza stampa di domani, durante la quale saranno illustrati anche altri dettagli.