Ieri, venerdì 23 febbraio 2018, nel corso di una conferenza che si è svolta nel Parco Archeologico e Museo di Ripoli di Corropoli è stato presentato l’avvio del restauro dell’opera. Una iniziativa che si aggiunge a quella del 30 ottobre scorso, quando furono presentati i lavori di restauro di altre due opere salvate dal sisma e provenienti da Arquata (“Madonna con Sindone e Angeli e San Carlo Borromeo).
Anche in questa occasione sono stati presenti tutti gli attori coinvolti in questo importante progetto: dagli amministratori ai referenti delle soprintendenze, al personale che ha effettuato il recupero e la messa in sicurezza delle opere ai restauratori e agli storici dell’arte, oltre ai rappresentanti della Colgate Palmolive Italia srl, azienda che, anche con i suoi dipendenti, ha finanziato i lavori.
L’incontro è stato organizzato da Italico Onlus, con il patrocinio del Comune di Corropoli e del Comune di Arquata del Tronto. I lavori di restauro, che verranno effettuati nei locali al Piano Terra del Parco Archeologico e Museo di Ripoli a Corropoli, saranno aperti e visionabili dai cittadini, dagli studenti e dai rappresentanti delle istituzioni interessate.
Dopo i saluti del Presidente di Italico Onlus, Maurilio Migliorati, del sindaco di Corropoli, Umberto D’Annuntiis, e del consigliere comunale di Arquata del Tronto, Leonardo Gabriele, sono intervenuti i vari attori coinvolti nel recupero dell’opera ed esperti del settore. In particolare a prendere la parola sono stati i referenti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e dell’Abruzzo, rispettivamente Pierluigi Moriconi e Maria Grilli.
L’attenzione si è quindi spostata sulle enormi difficoltà incontrate dal personale che ha effettuato il recupero e la messa in sicurezza delle opere d’arte come i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. A intervenire è stato il comandante dei Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale delle regioni Marche e Abruzzo Carmelo Grasso. Si è poi parlato del valore identitario delle opere d’arte per una comunità e dell’importanza di studi specifici con il rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, e con il responsabile del Corso di Laurea in Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione e il Restauro dell’Università di Camerino, Marco Materazzi. A prendere la parola poi è stato l’Amministratore delegato della Colgate Palmolive Italia srl, Michele Patete, che ha raccontato il percorso che ha portato alla decisione di finanziare il restauro.
L’attenzione è poi stata posta sui lavori di restauro con gli interventi dello Storico dell’Arte e docente nell’Università di Camerino, Alessandro Delpriori, che ha parlato del valore artistico dell’opera; di Graziella Roselli, dell’Università di Camerino, responsabile del laboratorio di Diagnostica Chimica per i Beni Culturali e dei referenti di due realtà impegnate nel restauro: la start up Art&Co-spinoff dell’Università degli Studi di Camerino, rappresentata da Giuseppe Di Girolami, che ha parlato delle tecnologie utili alla diagnostica e l’Adip sns, rappresentata da Michele Aureli e Serena Petrelli, che si sta occupando fattivamente del restauro.
“Siamo molto soddisfatti per la riuscita di questa conferenza – dichiarano il direttore artistico e il Presidente di Italico Onlus, rispettivamente Dino Di Berardino e Maurilio Migliorati – è stata una occasione importante per riflettere sulle professionalità richieste per la messa in sicurezza e la salvaguardia dei beni culturali italiani, in particolare di quelli danneggiati dal terremoto che ha colpito l’Italia centrale e sul grande valore identitario dell’arte.
Il restauro di questa opera è un segno tangibile del funzionamento della filiera istituzionale, universitaria, professionale e di volontariato che, in particolare grazie al Comune di Corropoli che ha messo a disposizione l’infrastruttura idonea, sta operando per salvaguardare un patrimonio culturale diffuso e nascosto”.