A parlare è l’Associazione culturale Liberamente che si è vista negata l’autorizzazione per un evento. “L’associazione, come tutti d’altronde, ha subito un arresto prolungato a causa della pandemia e adesso che abbiamo di nuovo la possibilità di fare qualcosa per la comunità troviamo i primi ostacoli. Il nostro evento era un Torneo di calcetto a 5 che avrebbe coinvolto bambini, ragazzi e adulti: 16 squadre tra ragazzi e adulti con un podio da 1.800 euro in buoni acquisto per i primi classificati, 900 euro in buoni acquisti per il secondo posto e una cena per la terza classificata in un ristorante del paese.
Decine di bambini che con la collaborazione della scuola calcio sarebbero stati coinvolti in mini tornei con premi per tutti. 9 serate con street food presso il campetto di calcio del bivio di Corropoli. L’associazione è nata con lo scopo di consentire ai cittadini di essere parte attiva alla vita sociale del paese – si continua a leggere nella nota dell’associazione – volevamo ripartire dallo sport e dal calcio che per eccellenza è lo sport che più aggrega e che unisce tutte le generazioni.
Il cuore di tutte le nostre iniziative è l’aggregazione sociale e il dialogo libero e aperto con l’obiettivo di fornire uno strumento con il quale agevolare l’interazione delle nuove generazioni oltre alla promozione di attività ed iniziative culturali per dare un contributo attivo e fattivo. Non ci arrendiamo – conclude la nota – e continueremo a fare le nostre proposte sperando che tra un teatro dialettale e una sagra e l’altra ci sia posto anche per le nostre iniziative che sono e saranno sempre per i cittadini e non per accontentare qualcuno piuttosto che qualcun altro”.