Il presidente della Provincia di Teramo, Diego di Bonaventura, spiega alcune questioni sulla chiusura come zona rossa della Val Fino e sulla situazione nella quale si trovano popolazione e sindaci.
“Nella vallata del Fino da giorni aumentano i contagi da Covid 19. Bisogna bloccare il contagio e l’unico modo per farlo è isolare completamente l’area e chiudere le attività industriali. Non possiamo permetterci di mandare in crisi il nostro sistema sanitario provinciale e regionale lo ripeto e lo scrivo da giorni. I decreti del Governo per tutta l’italia non prevedono assolutamente la sospensione delle attività industriali”.
E ancora: “Cosa possono fare i sindaci? Secondo i decreti molto poco. Potrebbero sospendere le attività industriali con un’ordinanza accolandosi però tutti i rischi di richieste di risarcimento danni da parte delle stesse industrie. Forse non è questa la strada. Altra possibilità prevista nel decreto del Governo è che l’ufficio sanitario certifichi il rischio grave (come accaduto a Medicina in Emilia Romagna) in una determinata zona: in questo caso la Regione, sentito e in accordo con il Ministero per la Sanità, può emettere ordinanza di chiusura. Le iniziative territoriali senza queste coperture giuridiche non sono consentite. Con le quattro province e i sindaci dei capoluoghi ci stiamo confrontando con il Presidente Della Regione per capire come possiamo muoverci”.
MOZIONE DELLA CASA DEI COMUNI “Considerata la difficile situazione che sta vivendo il territorio della Val Fino e, in particolare, i comuni di Castiglione Messer Raimondo, Castilenti e Montefino, dove si registrano focolai di contagio da Covid 19 e già diversi casi accertati, il gruppo de ‘La Casa dei Comuni’ in Provincia di Teramo ha deciso di proporre una mozione affinché venga creata una zona rossa di quarantena, come quella adottata all’inizio dell’emergenza italiana nei primi comuni colpiti in Lombardia e Veneto, che permetta, non solo di tutelare al meglio i cittadini della Val Fino, ma anche di scongiurare la diffusione dei focolai nel resto del territorio provinciale. In una situazione tanto straordinaria servono delle misure altrettanto forti e coraggiose – dichiarano i consiglieri de “La Casa dei Comuni” – per questo motivo auspichiamo che questa mozione venga condivisa, all’unanimità, da tutti i gruppi della Provincia di Teramo. Per ottenere la “blindatura” di questo territorio serve infatti l’intervento della Regione Abruzzo e del Governatore Marsilio, oltre ovviamente al supporto convinto di tutta la politica provinciale e regionale, solo così potremo evitare l’allargamento del contagio anche ai comuni vicini, sia sul versante teramano che su quello pescarese. Siamo a disposizione del Presidente Diego Di Bonaventura e pronti a fare la nostra parte perché in gioco c’è il futuro del nostro territorio e, oggi come mai, è fondamentale essere uniti e coesi per combattere questo subdolo nemico”.