L’evento, nato da un’idea del vicesindaco del Comune di Controguerra Fabrizio Di Bonaventura, verrà moderato dal giornalista Bibenda, docente Fondazione Italiana Sommelier Paolo Lauciani e sarà patrocinato dal Comune di Controguerra Assessorato Città del Vino e da Fondazione Italiana Sommelier.
L’iniziativa vedrà protagonista un importantissimo produttore della Regione Veneto, infatti sarà ospite il produttore Riccardo Tedeschi dell’Azienda Tedeschi.
Il programma, prevede inizialmente i saluti del Sindaco Franco Carletta, del Presidente di Fondazione Italiana Sommelier Veneto Raul D’Alessandro e del Presidente di Fondazione Italiana Sommelier Abruzzo Adriatico Daniele Erasmi. A seguire l’introduzione di Fabrizio Di Bonaventura, l’iniziativa entrerà nel vivo con l’intervista che sarà condotta da Paolo Lauciani al produttore Riccardo Tedeschi.
“Dopo il grande successo delle prime cinque Edizioni di Vignaioli di Professione, dichiara Fabrizio Di Bonaventura, che hanno visto la partecipazione di quattro giganti del settore vitivinicolo Abruzzese come Dino Illuminati, Camillo Montori, Emidio Pepe e Francesco Paolo Valentini, e nelle successive edizioni la presenza di Gerardo Giuratrabocchetti di “Cantine del Notaio” e di Alessandro Dettori dell’Azienda Tenute Dettori, Controguerra si accinge ad ospitare un ulteriore importantissimo evento alla presenza di un Vignaiolo che ha contribuito a far conoscere il Veneto nel mondo attraverso le sue eccellenze. Il territorio è un insieme di componenti del vino e della sua immagine: la qualità del terreno, il clima, l’esposizione del vigneto, la tradizione, il mito, la cultura del vignaiolo. Un concetto che esprime non solo la natura complessa di ciò che viene comunemente definito terroir, ma soprattutto la dimensione poliedrica del vino, la sua duplice appartenenza all’emisfero naturale e culturale.
In un bicchiere di vino, accanto alle componenti organolettiche, troviamo infatti il paesaggio, l’arte, la storia, le tradizioni, la poesia, la cucina e persino l’economia locale da cui quel vino prende vita. La metamorfosi del succo d’uva in vino è di fatto una trasformazione dell’agricoltura in cultura, è espressione delle capacità umane di plasmare la natura a propria immagine, non dimentichiamo che il vino è esclusivamente un prodotto culturale grazie all’uomo ed il suo intervento.
Quindi questa è anche una grande occasione per approfondire e confrontarsi con la cultura vitivinicola di un’altra Regione attraverso uno dei suoi produttori ed affrontare temi che possono essere senz’altro ricchi di fascino, perché il mondo del vino rappresenta costantemente la cultura, la storia ed il futuro dei propri territori”. “Dal 1630, dichiara Paolo Lauciani, la famiglia Tedeschi interpreta con passione il territorio della Valpolicella. Pazienza, per affrontare l’attesa necessaria in vigna e in cantina, e dedizione, cioè attenzione al dettaglio e alla materia prima, sono le basi della filosofia aziendale. La sfida è stata coniugare una lunga tradizione con metodi di ricerca e produzione innovativi: i grandi vini della cantina sono la gagliarda testimonianza che tale sfida è stata brillantemente superata”.