Ma al tempo stesso l’incarico ad una società che provata che dovrà rilevare e monitorare tutte le emissioni in atmosfera dell’azienda che produce compost.
Infine un incontro con i sindaci del comprensorio (Controguerra, Martinsicuro, San Benedetto del Tronto, Monteprandone e Monsampolo del Tronto), per concordare eventuali azioni congiunte, perché “l’aria non ha confini geografici e tutti sono coinvolti in una situazione che sta interessando una vasta area geografica”.
Sono alcune delle azioni che l’amministrazione comunale di Colonnella sta perseguendo nel percorso teso a fermare i cattivi odori che ammorbano l’aria nella zona al confine tra Abruzzo e Marche da oramai troppo tempo.
In una lunga nota, il sindaco Leandro Pollastrelli e l’intera amministrazione civica hanno ripercorso la complicata vicenda e tutte le situazioni che da 2012 in avanti hanno connotato la difficile convivenza tra l’attività aziendale della Stam e il territorio.
Dai contenziosi di natura amministrativa agli ultimi accadimenti: dalla diffida del sindaco alla proprietà, all’esposto in procura con il quale è stato chiesto il sequestro preventivo dell’impianto.
“L’amministrazione”, si legge, “sta facendo e farà di tutto per risolvere questo problema, nel rispetto delle leggi in vigore, con la massima tutela di tutti. Noi non vogliamo che le aziende chiudano, ma nel momento in cui queste diventano dannose per la salute ed il benessere delle persone, riteniamo che nel caso si accertino le condizioni negative, vadano prese le opportune decisioni.
Ci rivolgiamo quindi a tutti i cittadini, al fine di scongiurare comportamenti scomposti o dettati da ideologie politiche diverse, perché è proprio in questo caso che dobbiamo essere più uniti, per il bene comune, tutti insieme a difendere le nostre ragioni ed il nostro territorio, perché questa è e sarà la nostra vera forza”.