Atri, sottopassaggio allagato dopo 5 minuti di pioggia. Il Sindaco: “Sollecito la Provincia”

“Siamo esasperati e stufi nel vedere irrisolti problemi che da tempo si verificano e per i quali nessun provvedimento è stato presto a danno dei lavoratori, delle aziende e dei cittadini. Anche oggi per meno di cinque minuti di pioggia, il sottopasso della A14 nella zona industriale di Casoli di Atri è completamente bloccato a causa del malfunzionamento delle pompe”.

 

Con queste parole il sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, sollecita la Provincia di Teramo a intervenire sul sottopasso che si trova nella zona industriale di Casoli di Atri, che è attraversato dalla SP27A.

“Un danno per l’economia delle aziende operanti nell’area, che è la zona industriale più grande di Atri, e un evidente pericolo per i cittadini. Occorrono interventi urgenti e risolutivi”, continua Ferretti.

“Per accedere alla zona industriale ora bisogna deviare sulla SP27 che da anni è in stato di abbandono e versa in condizioni pessime con il manto stradale disconnesso e senza la minima manutenzione ordinaria, l’erba ai bordi della strada ostruisce la visibilità, per camion e mezzi pesanti è una strada impraticabile”.

“Già lo scorso fine settimana i disagi che si sono verificati nello stesso punto, che segna il confine tra il territorio comunale di Pineto e quello di Atri, – aggiunge il sindaco Ferretti – sono stati tanti, con una ragazza bloccata con la sua auto che è stata poi trainata dai sommozzatori, ma si è trattato di una bomba d’acqua e abbiamo soprasseduto nel rinnovare la nostra richiesta di interventi urgenti, nel caso di oggi però non possiamo restare in silenzio.

In una giornata nella quale la pioggia è stata davvero poca quanto successo è ingiustificabile e intollerabile. Auspichiamo dunque un intervento rapido e urgente da parte della Provincia, ente competente in quell’area, in particolare chiediamo l’attenzione del consigliere delegato alla viabilità provinciale, Mario Nugnes di Abruzzo Civico. Una sollecitazione che avremmo auspicato anche dai referenti atriani di questa area politica, Giammarco Marcone e Paolo Basilico, che invece pensano a faraonici musei per la città ducale tornando su argomenti chiusi e definiti da anni”.

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