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Atri, il 57% beve acqua del rubinetto: l’indagine di Arco consumatori

Atri. Ha preso il via ad Atri la campagna di Arco Consumatori per garantire a tutti i cittadini il consumo dell’acqua da bere che sgorga dal rubinetto di casa.

Questi i risultati del monitoraggio effettuato in piazza Duomo nella mattinata di venerdì 24 settembre.

Hanno risposto alle domande 33 cittadini dai 14 ai 79 anni:
Il 57% beve acqua del rubinetto
Il 10% la beve dopo averla filtrata
Il 6% la beve raramente
Il 27% non la beve mai

  • Oltre il 50%, di quelli che bevono l’acqua del rubinetto, afferma che sa di cloro, il 15% circa sostiene che l’acqua è troppo calcarea, mentre, il restante 30%, la beve ma non si sente sicuro
  • 9 intervistati su 33 vivono nei condomini, la metà beve l’acqua dal rubinetto ma è insoddisfatta perché sostiene che abbia un cattivo odore
  • Tutti i cittadini intervistati lamentano la carenza di acqua, soprattutto d’estate
  • Alla domanda se si ricordano chi è il gestore, sono state date risposte confuse che variano da ACA, RUZZO, FARINDOLA, ecc.
  • Sono state segnalate gravi ritardi negli interventi di riparazione delle condutture, dopo segnalazione da parte dei cittadini.
  • È stata segnalato nel bacino di raccolta, presente alla sorgente di Farindola, la mancanza di una copertura che garantisca la protezione dalla luce; questo ha causato un anomalo sviluppo di alghe, motivo per il quale si sta intervenendo da parte dell’azienda con una forte immissione di quantitativi di cloro, invece di provvedere con una copertura adeguata e una pulizia straordinaria.
  • Solo due intervistati hanno dichiarato di aver letto la carta dei servizi, mentre nessuno ha saputo riferire il costo dell’acqua, depurato dalle altre voci presenti in bolletta.
  • Tutti gli intervistati hanno sollevato il problema delle bollette considerate, non solo care, ma anche incomprensibili, amministrate in modo confuso con errori e accumulo insopportabile delle riscossioni.

Arco consumatori intende battersi a tutti i livelli perché “le aziende acquedottistiche, garantiscano sempre, una sufficiente quantità e qualità dell’acqua nelle abitazioni; comuni provvedano ad interventi rapidi di riparazione, manutenzione e rifacimento delle reti idriche, eliminando l’attuale dispersione di oltre il 70% dell’acqua immessa alle sorgenti; gli amministratori condominiali e i cittadini garantiscano la pulizia delle reti interne, dei serbatoi e delle autoclavi nelle proprie abitazioni, almeno una volta l’anno”.

La campagna di monitoraggio con la presenza a turno di Arco Consumatori, nei mercatini settimanali dei vari comuni della regione. I volontari raccoglieranno informazioni sulle percentuali di fidelizzazione all’uso dell’acqua del rubinetto e delle relative motivazioni e sulle criticità della rete locale e le risposte fornite dal comune e dall’azienda idrica. Al termine della rilevazione annuale “l’Osservatorio annuale sull’acqua potabile” di Arco Consumatori pubblicherà un report con i dati riepilogativi regionali e inviterà l’ATO, le aziende acquedottistiche, amministratori e tecnici comunali, la regione e gli amministratori condominiali ad un pubblico confronto nel quale siano date informazioni adeguate, sugli impegni annuali assolti e su come intendano programmare nel tempo il superamento delle criticità riscontrate.