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Alba Adriatica, via Olimpica: il parco per cani che non piace FOTO

Alba Adriatica. Il parco per cani (o sgambatoio che dir si voglia), in quella zona, residenziale e di fronte alla scuola materna, non piace.

 

Negli ultimi giorni, con l’avvio dei lavori di delimitazione dello spazio dedicato agli animali a quattro zampe, da parte della Pro-loco Spiaggia d’Argento, nella zona di via Olimpica il malumore è cresciuto. Ed è nato anche un comitato spontaneo che in una lettera inviata al sindaco, Antonietta Casciotti, ha manifestato tutte le proprie perplessità sulla localizzazione e sul mancato coinvolgimento.

 

Il tutto parte da un assunto. La creazione di uno sgambatoio rappresenta una crescita nell’organizzazione dei servizi ai cittadini e dei diritti agli animali. “Questa cosa”, si legge, “ deve porsi in equilibrio con i diritti e le necessità dei cittadini residenti. L’amministrazione comunale, infatti, ha rilasciato il titolo per la realizzazione dello sgambatoio su di un’area pubblica senza avviare le opportune valutazioni in ambito politico, né con i cittadini e tantomeno con i residenti interessati”. L’atto di indirizzo politico di realizzare una sorta di parco per i cani risale a qualche anno fa, già durante la precedente amministrazione, ma il percorso si sta concretizzando ora, anche se negli ultimi giorni la localizzazione sembrava essere tornata in discussione.

 

I punti in discussione. Il comitato spontaneo pone delle questioni sul piatto del confronto. “Non è chiaro”, si legge ancora, ” se si sia intervenuti seguendo un regolamento comunale che disciplini tale attività nella tutela degli interessi pubblici e privati insorgenti.

Quale siano stati i criteri dell’aggiudicazione anche rispetto ad altre richieste similari, e quali le motivazioni specifiche che hanno pregiudicato l’utilizzo di altre aree che potevano essere più idonee per attività di questo genere.

L’atteggiamento poco trasparente dell’iter oggi si rileva in maniera inaspettata al comitato dei residenti che biasimando il metodo politico-amministrativo si riserva di acquisire tutta la documentazione di riferimento e nell’eventualità di tutelarsi nelle sedi opportune”.

Per il comitato “l’utilizzo ed il trattamento delle aree di proprietà pubblica devono essere oggetto di un dibattito pubblico con i cittadini i quali restano i veri proprietari del patrimonio pubblico”.