Nei giorni scorsi la giunta dell’Unione doveva approvare l’atto di indirizzo per la variante, utile per legare i vari tratti fino ad ora, ed operare delle modifiche al tracciato originario nel territorio di Alba Adriatica. Qualche sindaco non era d’accordo su questa eventualità, ragione per la quale l’operazione è stata rinviata.
Di Matteo, che da mesi pone l’accento su alcune criticità evidenzia un concetto. ” Da un lato si assiste al rimbalzo di responsabilità tra la Regione e l’Unione dei Comuni”, dice Di Matteo, ” e dal fatto che si stanno spendendo soldi pubblici.
La Regione avrebbe dovuto vigilare sull’intero iter, invece la Città Territorio ha commesso degli errori, accelerando l’iter pur non perdere i finanziamenti mettendo fretta ai tecnici.
Ora si ricorre ad una variante, che però può essere fatta solo per ostacoli imprevisti o imprevedibili, non per correggere grossolani errori. Ancora una volta, si dimostra che così come era concepita, l’opera non era cantierabile”.