Alba Adriatica. Torna a far sentire la sua voce Domenico Di Matteo, presidente del movimento civico Val Vibrata-Monti della Laga e consigliere dell’Unione dei Comuni per il contestato progetto della pista ciclabile lungo il corso fluviale.
Nei giorni scorsi la giunta dell’Unione doveva approvare l’atto di indirizzo per la variante, utile per legare i vari tratti fino ad ora, ed operare delle modifiche al tracciato originario nel territorio di Alba Adriatica. Qualche sindaco non era d’accordo su questa eventualità, ragione per la quale l’operazione è stata rinviata.
Di Matteo, che da mesi pone l’accento su alcune criticità evidenzia un concetto. ” Da un lato si assiste al rimbalzo di responsabilità tra la Regione e l’Unione dei Comuni”, dice Di Matteo, ” e dal fatto che si stanno spendendo soldi pubblici.
La Regione avrebbe dovuto vigilare sull’intero iter, invece la Città Territorio ha commesso degli errori, accelerando l’iter pur non perdere i finanziamenti mettendo fretta ai tecnici.
Ora si ricorre ad una variante, che però può essere fatta solo per ostacoli imprevisti o imprevedibili, non per correggere grossolani errori. Ancora una volta, si dimostra che così come era concepita, l’opera non era cantierabile”.