L’episodio si è verificato nelle scorse settimane al cimitero di Alba Adriatica, dove una donna nel recarsi in visita ai defunti, dopo il periodo di chiusura, si è accorta che il loculo in concessione era stato occupato. La sorpresa, raccontano alcuni testimoni, è stata enorme, così come le rabbiose rimostranze avanzate sul posto, ma successivamente anche negli uffici comunali. Semplice errore? Al momento la situazione non è chiarissima.
In ogni caso, per ripristinare la situazione antecedente, è stato necessario estumulare il defunto e poi provvedere ad una nuova tumulazione in un altro loculo, non in concessione. Operazione effettuata dalla società che si occupa dei servizi cimiteriali, che va inquadrata (contratto alla mano), come straordinaria e dunque con relativi costi da sostenere.
Ma a prescindere da questo aspetto, l’episodio ha generato da parte del concessionario del loculo, ma anche nella famiglia del defunto, più di una sorpresa. Nel frattempo, la giunta comunale ha licenziato una delibera con la quale (vista la carenza di loculi), attraverso una comunicazione del responsabile del settore, ha individuato una serie di loculi liberi da destinare a sepolture provvisorie. In attesa, ovviamente, del completamento dei lavori di ampliamento del cimitero. Delibera approvata il 13 maggio e comunque in un momento successivo a quando la sepoltura “provvisoria” era stata effettuata.