Terrazzamenti con palafitte anche per l’uso alternativo alla balneazione nei tratti maggiormente colpiti dall’erosione. Piscine coperte in acqua salata, a supporto delle struttura balneari, con l’obiettivo di un utilizzo non strettamente estivo.
Sono solo alcuni degli aspetti qualificanti della variante al piano demaniale di Alba Adriatica: strumento giudicato fondamentale dall’amministrazione comunale per il settore turistico, che nelle intenzioni dell’esecutivo mura a valorizzare la risorsa primaria della cittadina. Ma senza dimenticare gli aspetti di naturalistici e ambientali che ne connotano il litorale.
Era atteso da tempo, ma ora il disegno dell’amministrazione comunale su quello che dovrà essere lo sviluppo futuro della riviera ha forma e sostanza. Il sindaco Antonietta Casciotti e il vice Alessandra Ciccarelli (delega al demanio) hanno illustrato le linee fondamentali del piano spiaggia, che rappresenta una variante (seppur significativa) dello strumento vigente. Che parte dal recepimento delle norme regionali, per poi tenere conto della situazione erosiva in atto, la tutela di alcune peculiarità (pineta, pista ciclabile, spiaggia del fratino), ma che indica anche dei percorsi tesi alla valorizzazione, sul piano strettamente turistico, della riviera.
La variante, in queste ore, è stata anche presentata alla conferenza dei capigruppo e alle associazioni turistiche e ai portatori di interesse con l’obiettivo di recepire eventuali suggerimenti e poi arrivare alla sua adozione in giunta. L’obiettivo è quello di cercare di chiudere il percorso prima dell’estate 2021, anche se per quanto concerne una serie di aspetti legati agli investimenti degli operatori, il tutto potrà produrre effetti nel 2022.
Le novità. Il litorale di Alba Adriatica, anche sulla scorta di uno studio che ha fotografato la situazione reale, è stato diviso in due segmenti. Dalla foce del Vibrata alla pineta nord, e l’altro fino al confine con Tortoreto. Nello strumento di pianificazione del litorale è stata cristallizzata la volontà di dimezzare la fascia di rispetto (da 10 a 5 metri) tra la pista ciclabile e l’inizio della concessione. Lo spazio recuperato darà la possibilità ai concessionari di effettuare una traslazione verso ovest delle aree a disposizione per i vari usi.
Altra novità riguarda il terrazzamento: ossia la possibilità di realizzare delle strutture sulle palafitte con usi anche non balneari. Elemento che potrebbe avere una sua valenza nei tratti dove l’erosione ha maggiormente fatto sentire i suoi effetti. Altri aspetti qualificanti, anche la possibilità (sempre nel rispetto delle volumetrie e delle superfici), di realizzare piscine coperte in acqua salata, con un utilizzo anche lontano dal periodo estivo. Sarà eliminata una delle due zone barche (quella a ridosso della concessione Il Faro), con potenziamento dell’altra esistente. Inoltre sarà normato anche il concetto dei cosiddetti chioschi con superficie massima di 16 metri quadrati che potranno essere previsti anche nelle concessione destinate al solo ombreggio.
I nuovi ombreggi sono previsti nella zona che va dalla pineta verso sud, mentre è prevista anche la realizzazione di una sorta di trabocco a ridosso del Vibrata sfruttando i massi presenti a protezione della Bambinopoli. “L’amministrazione è aperta al confronto e al contributo di tutti”, ha commentato il sindaco, Antonietta Casciotti, ” per uno strumento che riteniamo fondamentale non solo per il settore turistico, con la tutela delle zone naturistiche”.