Alba+Adriatica%2C+tamponi+e+isolamento+domiciliare%3A+quando+il+sistema+va+in+tilt
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-teramo/alba-adriatica-tamponi-e-isolamento-domiciliare-quando-il-sistema-va-in-tilt.html/amp/

Alba Adriatica, tamponi e isolamento domiciliare: quando il sistema va in tilt

Alba Adriatica. Un vero e proprio cortocircuito, nel quale il superamento di strettoie di natura burocratica, unite a delle innegabili lungaggini che ora più che mai rappresentano una costante, rischiano di diventare fattori più ostici del virus stesso.

 

E capita anche di raccontare la storia di una famiglia di 4 persone di Alba Adriatica (marito, moglie e due figli in tenera età) che sono in pratica quasi segregati in casa da quasi un mese. Si, perché il capofamiglia ha scoperto la sua positività lo scorso 20 ottobre, a seguire anche la moglie, mentre i figli sono negativi. Una storia emblematica, che non sarà nemmeno l’unica che si consuna in questo periodo.

 

Da quel momento inizia il percorso previsto dal protocollo sanitario, utile poi per tornare alla normalità. Ma inizia una sorta di calvario. Quello di riuscire a fare il tampone del “via-libera” e con vari tentativi andati a vuoto.

 

Il sistema è saltato”, racconta al telefono il protagonista della vicenda, “ e mettersi in contatto con la Asl è stata, a volte, una sorta di impresa. Gli operatori sono encomiabili nel loro lavoro e impegno, ma la strategie che arrivano dall’alto non tengono in questa fase. Ora siamo in attesa degli esiti dell’ultimo tampone, fatto ieri l’altro,  per poter uscire dall’isolamento nonostante siano già trascorsi 21 giorni. E si arriva anche al paradosso: che nonostante uno rispetta alla lettera le regole, in casa evita qualsiasi tipo di contatto con i figli, si sente dire dalla Asl che bisogna attendere in ogni caso l’esito del test.

 

Certo: ma i tempi si sono dilatati a dismisura e ancora si conoscono gli esiti”. Alla fine della fiera, il tempo trascorso a casa è di quasi un mese, con tutte le implicazioni del caso. Ma c’è un altro aspetto: quello dei figli della coppia che sono negativi, a loro volta in isolamento e lontani da scuola dallo scorso 20 ottobre.

Ebbene, da parte dell’azienda sanitaria è stato comunicato che i bambini, seppure negativi, devono rifare il tampone.