Alba Adriatica. Dall’ordinanza di sospensione dell’attività al divieto del proseguimento della stessa, anche alla luce della recente ordinanza del Tar che ha rigettato il ricorso dei gestori dell’attività.
Il responsabile del Suap, sportello unico delle attività produttive del Comune di Alba Adriatica, al termine dell’attività istruttoria (partita con l’avvio del procedimento) ha disposto lo stop dell’attività di una residenza per anziani localizzata nella cittadina costiera. Attività che in precedenza era una vera e propria struttura residenziale turistica e poi trasformata in residenza per anziani.
E dunque come vera e propria attività di servizi alla persona. Tutta la questione era nata la scorsa estate, dopo due diversi sopralluoghi: uno dei Nas, l’altro dell’ufficio urbanistico. Dalle quali erano emerse delle carenze di natura strutturale nell’immobile, che poi avevano generato un primo provvedimento di sospensione dell’attività. Poi si erano manifestati situazioni ulteriori, come una Scia presentata dalla società e un ricorso al Tar, che di recente però non ha concesso la sospensione al provvedimento comunale.
Nel frattempo, il procedimento amministrativo è arrivato a conclusione con la recente ordinanza, che prefigura un esercizio abusivo dell’attività alla luce di una serie di carenze e anomalie riscontrate durante le verifiche e nella sostanza, al momento, non sanabili.