Alba Adriatica, carenze strutturali nella residenza per anziani: il Tar non concede la sospensiva. Il provvedimento

Alba Adriatica. Il Tar conferma, nella sostanza, il provvedimento di sospensione dell’attività per una struttura residenziale per anziani di Alba Adriatica.

 

Struttura nella quale, durante due diverse verifiche (da parte dei Nas e dall’ufficio urbanistico) erano state verificate delle carenze di natura strutturale, che metterebbero a rischio poi la presenza nell’immobile (oggetto di recente di una trasformazione, da struttura ricettiva a residenza turistiche per anziani), degli anziani, alcuni dei quali non autonomi dal punto di vista della deambulazione.

 

E’ questo il pronunciamento dei giudici del Tar che hanno rigettato la richiesta di sospensione di un’ordinanza del Comune di Alba Adriatica, che nelle scorse settimane aveva disposto la sospensione dell’attività per il mancato rispetto di alcune normative in fatto di sicurezza. Va detto che il Tar, in attesa di esaminare l’istanza cautelare, aveva effettuato un pronunciamento interinale di sospensione del provvedimento comunale. Ora, però, la situazione (esaminata in camera di consiglio) ha consentito di esaminare la vicenda nel dettaglio. E dunque il rigetto dell’istanza cautelare di sospensione dell’ordinanza e la necessità, a questo punto, di trovare una collocazione diversa per chi è ospitato nella nota struttura di Alba Adriatica.

La vicenda. Tutto il contenzioso era sorto nella fase successiva alla trasmissione da parte della proprietà della struttura di una Scia, che comunicava la trasformazione in immobile turistico-residenziale per anziani fino a 25 posti letto (in precedenza erano 50). Fattispecie che non prevede la conformità alla normativa antincendio. Un controllo dei Nas, però, ha rilevato la presenza di un numero di ospiti superiore ai 25. E comunque alla data di comunicazione della Scia, la struttura non rispettava le norme in materia. Dunque il Tribunale amministrativo ha rigettato la richiesta di sospensiva, bypassando anche la circostanza che gli anziani ospitati potrebbero non trovare, in tempi rapidi, una nuova sistemazione. Anche perché la loro permanenza nell’immobile, carte alla mano, potrebbe generare situazioni di pericolo.

 

 

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